L’andamento climatico sfavorevole nei mesi di febbraio e marzo ha portato ad una produzione anticipata con la conseguenza che il grande quantitativo di prodotto immesso nel mercato ha generato un crollo dei prezzi fino a 30 centesimi al kg o addirittura il rifiuto all’acquisto da parte degli intermediari a causa del crollo dei consumi.
“Il comparto produttivo del melone retato, tipica dei territori di Licata e Palma di Montechiaro sta vivendo una drammatica crisi dei prezzi di vendita che sta mettendo in ginocchio migliaia di piccoli produttori senza una prospettiva immediata di risalita. È necessario programmare tutte le iniziative utili a garantire la sopravvivenza delle aziende ed a sostenere lo sviluppo di un’area di oltre 2000 ettari di terreno con una produzione media annua di 300 mila quintali”.
Lo dice Michele Catanzaro capogruppo del Partito Democratico all’Ars.
“Su circa 300 mila quintali di prodotto che nelle aspettative dovevano generare ricavi per 30 milioni di euro al prezzo medio di euro 1 al kg – spiega Catanzaro – ben 200 mila quintali rimarranno invenduti con una perdita di 20 milioni di euro. Il governo proceda con urgenza alla dichiarazione di stato di crisi eccezionale del comparto agricolo relativo alla produzione del melone retato – conclude- avviando anche un sistema di monitoraggio e controllo sull’andamento dei prezzi dei prodotti agricoli che contrasti le evidenziate distorsioni e speculazioni”.