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Canestrum casei, progetto sui formaggi del Sud sostenuto dalle Fondazioni bancarie
di Angela Sciortino

Canestrum casei

(di Redazione) “Canestrum casei”, progetto dedicato ai formaggi dell’Italia meridionale, verrà presentato domani 18 gennaio alla ex Facoltà di Agraria di Catania. Al progetto, dopo la prima uscita pubblica a Palermo lo scorso 13 dicembre nel corso di una iniziativa dedicata al corso di laurea in Scienze e Tecnologie Agroalimentari, sarà dedicata una intera mattinata nell’Ateneo catanese.

“Canestrum casei” punta alla valorizzazione di 15 formaggi Dop, Igp e Pat del Sud Italia prodotti in Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria e Basilicata. Il progetto multidisciplinare prevede non solo attività di ricerca sui 15 formaggi selezionati, ma anche attività di promozione e marketing attraverso strategie che puntano al coinvolgimento di produttori, commercianti, chef e consumatori. Su 15 formaggi inseriti nel progetto ben 7 sono siciliani: Pecorino siciliano Dop, Ragusano Dop, Piacentinu ennese Dop, Vastedda del Belìce Dop, Provola dei Nebrodi Dop, Maiorchino Pat, Caciocavallo palermitano Pat.

La sigla Ager che precede il nome del progetto vero e proprio, sta per Agroalimentare e ricerca, la categoria dei progetti di ricerca nel campo dell’agroalimentare promossi e sostenuti economicamente da un gruppo di Fondazioni bancarie che ha come capofila la Cariplo.

Il progetto Ager “Canestrum casei” è arrivato primo fra i 71 progetti presentati in risposta al bando promosso dalle Fondazioni bancarie che si sono messe in rete per sostenere la ricerca scientifica a favore delle produzioni lattiero-casearie italiane. Il Dipartimento Saaf dell’Università di Palermo è capofila di un partenariato costituito da nove enti di ricerca (Unipa, Unict, Unime, Unict, Unibas, Iulm, Crea-Za, Medes, Agris) a cui sono stati affidati da 600 mila euro. Il coordinamento è stato affidato a Massimo Todaro, docente di alimentazione del bestiame presso l’Ateneo palermitano, mentre Giuseppe Licitra docente di zootecnia all’Università di Catania è il responsabile scientifico.

Ogni ente di ricerca coinvolto condurrà attività di ricerca sui formaggi individuati con l’obiettivo di colmare alcune lacune scientifiche ancora oggi presenti. Dopo i primi 18 mesi di attività, tutte le informazioni oggettive sulla qualità dei formaggi della Selezione Ager verranno trasformati in materiale divulgativo, a cominciare dalla rivisitazione delle etichette che ogni giorno i produttori utilizzano per identificare correttamente i loro formaggi. Le etichette diventeranno così veicolo delle principali informazioni descrittive e nutrizionali dei formaggi.

Verranno studiati alcuni tipi di packaging più accattivanti ed alto-vendenti, grazie anche all’impiego delle neuroscienze, di cui l’Università Iulm di Milano è maestra. Successivamente verranno sostenute azioni miranti al concentramento dell’offerta coinvolgendo sia i produttori che i commercianti, con l’obiettivo di presentare un paniere (canestrum) di formaggi vario e di qualità. 

Infine, durante il terzo anno di attività, si lavorerà per la promozione di questi formaggi, con il coinvolgimento di tutti gli stakeholders, dalle botteghe, ai buyer della Gdo, senza tralasciare l’attività di informazione verso i consumatori, partecipando a fiere di settore, organizzando eventi, utilizzando i media ed i social per una capillare diffusione delle informazioni.

Tutti i partner del progetto “Canestrum casei” saranno presenti all’Università di Catania per esporre le motivazioni scientifiche che stanno alla base delle ricerche che condurranno sui formaggi della Selezione Ager. Contestualmente ci sarà anche la possibilità di vedere dal vivo i formaggi e, perché no, di degustarli per apprezzarne le caratteristiche sensoriali.

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