(di Angela Sciortino) Modificato il calendario venatorio che tante critiche aveva incassato da parte dei cacciatori nelle scorse settimane.
I cambiamenti integrano e modificano l’impianto originario che rimane ovviamente vigente. La prima modifica riguarda la caccia al cinghiale nella forma vagante: viene consentita dal 2 novembre al 31 dicembre ma non durante la domenica. Allungato di un giorno il periodo in cui è possibile la caccia alla beccaccia (fino all’11 gennaio).
La maggiore novità riguarda probabilmente il territorio dell’ex Parco dei Monti Sicani in cui torna ad essere nuovamente esercitabile l’attività venatoria. Com’è noto, il decreto d’istituzione del Parco è decaduto per la terza volta a seguito di un nuovo pronunciamento del Tar a cui avevano fatto ricorso alcuni proprietari dei fondi che ricadevano la suo interno. Restano però escluse dalla caccia, così come prevede il vigente Piano regionale faunistico, le aree delle riserve naturali orientate e i siti di Natura 2000.
Nel nuovo decreto si specifica, poi, che per la stagione venatoria 2019-2020 non sono prelevabili né il moriglione (Aythya ferina), né la pavoncella (Vanellus vanellus). Infine dal 1° gennaio 2020, la caccia al tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, colombaccio, gazza, ghiandaia e volpe è consentita esclusivamente nella forma di appostamento temporaneo.