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Biancavilla, Gal Etna: consegnati nuovi decreti di finanziamento
di Roberta Mannino

Sono stati consegnati a Biancavilla (Catania), a Villa delle Favare, 16 atti di concessione dell’Operazione 6.4c. Il presidente del Gal Etna, Enzo Maccarrone, insieme ad alcuni componenti del consiglio d’amministrazione, Pippo De Luca Antonio Di Marzo e Teresa Sapia, e dell’Ufficio di Piano, hanno assegnato a 16 imprese del territorio finanziamenti per un valore complessivo di un milione e 200mila euro (75mila euro a fondo perduto per ogni singola sovvenzione).

 

Le ditte finanziate svolgono prevalentemente attività di trasformazione dei prodotti tipici e della tradizione gastronomica siciliana. A queste si aggiungono altre imprese che gestiscono strutture turistiche e della ristorazione (in prevalenza Bed&Breakfast).

 

Seguiranno altri 12 atti di concessione del Gal Etna, che saranno notificati nei prossimi giorni sempre negli stessi ambiti e a valere sulla medesima misura di finanziamento (la 6.4c). Si evidenzia come il Gal Etna abbia sovvenzionato a oggi tutti i progetti ammessi.

Il cda ha altresì approvato la graduatoria dei finanziamenti relativi ai comuni delle aree interne (Snai), finanziando due progetti del valore di 150mila euro ognuno, uno ad Adrano, con la sistemazione della strada di accesso, e uno a Biancavilla, nell’ambito della misura 7.5. Il progetto di Adrano valorizzerà il sito della Grotta del Santo (San Nicolò Politi), mentre quello nel comune di Biancavilla prevede un intervento a Piano Mirio (alla Casermetta, rifugio che insiste all’interno del Parco dell’Etna).

«Continuiamo incessantemente a sostenere le imprese del territorio e le iniziative coraggiose dei giovani che non si arrendono all’idea di dover migrare altrove e il lavoro più che cercarlo preferiscono crearlo, per sé e per altri», ha dichiarato il presidente del Gal Etna, Enzo Maccarrone, «ancora vi sono ulteriori atti di concessione in arrivo, anche per altri comuni, quelli fuori dalle aree interne. Dopo la terribile stagione del Covid-19, che speriamo di poter considerare definitivamente archiviata, serviva dare una forte accelerazione e il Gal Etna possiamo dire che l’abbia proprio data. Nella direzione di un compiuto sviluppo economico della nostra area».

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