(di Redazione) Disponibili in Sicilia oltre cinquecentomila euro per gli apicoltori che vorranno migliorare la produzione e la commercializzazione del miele. Lo prevede il bando pubblicato sul sito dell’Assessorato Agricoltura. Si tratta complessivamente di 5 milioni di euro cofinanziati dal Ministero delle Politiche Agricole e dall’Unione Europea, di cui alla Sicilia sono stati assegnati 516.596 euro. Apicoltori, associazioni, unioni di produttori, consorzi del settore apistico, enti e centri di ricerca, potranno accedere al bando per l’acquisto di arnie, sciami e api regine, e ancora per l’organizzazione di corsi di aggiornamento, seminari, convegni, assistenza tecnica agli apicoltori. Le richieste di finanziamento potranno essere presentate entro il 31 gennaio 2019, utilizzando il modello predisposto da Agea (disponibile esclusivamente sul sito internet www.sian.it) che dovrà essere inoltrato, insieme alla restante documentazione prevista dal bando, a mezzo posta o brevi manu al Dipartimento Regionale dell’Agricoltura, Servizio 2 – Interventi relativi alle produzioni agricole e zootecniche U.O S2.06 – Viale Regione Siciliana 2771 – 90145 Palermo.
«Il fatto che la Sicilia sia terza, tra tutte le regioni d’Italia, solo dopo Piemonte e Lombardia, per importo assegnato dal Ministero delle Politiche Agricole – afferma l’Assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera – testimonia il forte valore dell’apicoltura sull’Isola. Grazie agli interventi previsti da questo bando la filiera apicola potrà ulteriormente incrementare i propri livelli produttivi e migliorare la qualità dei propri prodotti».
La novità più rilevante – secondo Fai Sicilia, Federazione Apicoltori Italiani – è il riconoscimento delle associazioni come beneficiarie per le azioni B3) ed E1) cosicché queste possono acquistare arnie, sciami e api regine per conto degli associati. Inoltre, a parte qualche piccola modifica in merito alle dotazioni finanziarie delle singole azioni, c’è da segnalare il fatto che viene meno l’obbligo della certificazione di razza rilasciata dal Crea, che viene sostituita da analoga certificazione da parte dei servizi veterinari delle Asp competenti per zona o da soggetti espressamente autorizzati.
Critico sulla scadenza Vincenzo Stampa, presidente di Fai Sicilia: «Il termine di presentazione dei progetti stabilito entro il 31 gennaio 2019 è troppo prossimo alla data di pubblicazione del bando perché bisogna considerare il fermo legato alle festività di fine anno e la chiusura dell’anno amministrativo che comporta una serie di delicati adempimenti, per le ditte fornitrici che difficilmente saranno disponibili alle richieste della documentazione necessaria e dei preventivi di spesa. Per questo ci associamo alla richiesta di una proroga di almeno 15 giorni già ipotizzata dai progettisti».