Dal 30 agosto si torna a scavare sul Monte Alburchia, luogo simbolo di Gangi posto al confine tra le Madonie e gli Erei a 968 metri di altitudine, che fu sede di insediamenti umani probabilmente a partire dall’età arcaica. A renderlo noto l’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana Alberto Samonà. La campagna di scavi è possibile grazie alla messa in sicurezza del costone roccioso e sarà realizzata , sotto la direzione scientifica della Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo in collaborazione con il Comune di Gangi grazie al finanziamento del Ministero dell’Interno. Il coordinamento dell’indagine archeologica si attesta alla Sezione per i Beni archeologici diretta da Maria Marrone e sarà curato da Rosa Maria Cucco, cui si affiancano Filippo Iannì e Santo Ferraro,…