Apre il cantiere per il rilancio dell’olio extravergine italiano, a partire dalle Indicazioni Geografiche che possono contare su oltre 500 varietà di olive, dai terrazzamenti liguri alle colline umbre o toscane, dalle piane pugliesi alle valli siciliane, dalle pendici dei monti abruzzesi ai laghi. A Roma si sono riuniti, nella quasi totalità, i Consorzi di tutela riconosciuti dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e che ammontano ad oggi a 24 organismi. E sono circa 23.500 gli operatori impiegati nel settore. Il confronto per individuare strategie di rilancio e dare vita a un’alleanza è stato affrontato nell’incontro ‘Olio extravergine d’oliva. Il fattore Ig‘. Al centro del tavolo quello di investire sul valore delle Indicazioni Geografiche per potenziare un comparto che può contare su…