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Succhi d’arancia dal 12 al 20 per cento: da solo non basta, serve pure tracciabilità

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(di Angela Sciortino) Troppo bello e troppo facile. Ma purtroppo non è così. Non basterà, infatti, avere aumentato al 20% per legge la percentuale minima di succhi nelle aranciate per risollevare le sorti dell’agrumicoltura siciliana e italiana. La filiera agrumicola, come gran parte delle persone di buon senso, ha sottolineato quanto sia fallace l’interpretazione semplicistica fornita da alcuni soggetti del mondo agricolo e non ci sta. Pur accogliendo con soddisfazione la decisione di aumentare la percentuale di succo nelle bibite dal 12% al 20%, si legge nella nota diffusa da Agrinsieme (il coordinamento costituita da Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari (Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop agroalimentare) ritiene che si tratta di percentuali ancora troppo basse. E che, comunque, sia il caso di fare…

A Palermo la prima Consulta italiana per la gestione forestale responsabile

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(di Redazione) Domani alle 10,30, presso l’aula magna del Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo la presentazione della “Consulta per la Gestione Forestale Responsabile in Sicilia”. Si tratta della prima consulta d’Italia che mette insieme mondo accademico, istituzioni, associazioni, sindacati, studenti e laureati e che tratta di un tema importante e tanto dibattuto come la gestione dei boschi. La “Consulta per la Gestione Forestale Responsabile in Sicilia” è costituita da istituzioni, organizzazioni e associazioni che a vario titolo sono coinvolte, direttamente o indirettamente, in attività di formazione, ricerca, volontariato, rappresentanza sindacale nell’ambito della pianificazione, della gestione e della tutela delle risorse forestali in Sicilia. La Consulta, spiegano gli organizzatori, si propone come interlocutore delle istituzioni regionali competenti per promuovere in Sicilia una politica…

Stop a Pozzallo a nave carica di grano duro kazako partita dalla Russia

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(di Angela Sciortino) Il carico di 5mila tonnellate di grano duro prodotto in Kazakistan e partito da Novorossijsk, il principale porto russo sul mar Nero, alla sua destinazione finale non è mai arrivato. Il carico di grano, valore di circa 1,3 milioni di euro, è stato bloccato al porto di Pozzallo dopo che per una quindicina di giorni la nave che lo trasportava era rimasta fuori dal bacino del porto dichiarando che c’era un guasto tecnico. Probabilmente il vettore, consapevole delle pessime condizioni in cui si presentava il prodotto, aspettava il momento adatto per attraccare e sdoganare il carico senza tanto clamore. Nella convinzione che prima o poi i funzionari del Corpo Forestale della Regione, della Sanità Marittima e del Servizio Fitosanitario regionale che, su…

Aranciate: contenuto minimo di succo d’arancia dal 12 al 20 per cento

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(di Angela Sciortino) Da due giorni è entrata in vigore la legge 161/2014 che impone per le aranciate un maggiore contenuto di succo d’arancia, innalzandolo dal 12 al 20 per cento. Per le bevande prodotte anteriormente alla data di inizio dell’efficacia delle disposizioni, è comunque consentita la commercializzazione fino ad esaurimento delle scorte. Si tratta di un provvedimento importante, osserva Coldiretti, che tutela la salute di tutti ma anche la produzione italiana del settore agrumicolo che sta attraversando un difficile momento di crisi. Dopo sessant’anni cambia, quindi, una norma del 1958 venendo incontro all’esigenza di maggiore tutela della salute dei consumatori e adeguandosi ad un contesto programmatico europeo che tende a promuovere una alimentazione più sana ed a diffondere corretti stili alimentari. Con la nuova…

La Regione vince la sua battaglia: i vigneti resteranno in Sicilia

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(di Angela Sciortino) Le superfici della Sicilia coltivate a vigneto resteranno nell’Isola. C’è voluta qualche settimana di riflessione (il decreto era atteso per fine gennaio) e una battaglia condotta dagli assessori di Sicilia, Umbria, Campania, Toscana ed Emilia Romagna nell’ultima Conferenza Stato-Regioni. Proprio in quella sede era stata “congelata” la norma, inserita nella bozza del nuovo decreto ministeriale sull’autorizzazione dei nuovi impianti viticoli e i reimpianti che in buona sostanza consentiva la facile “emigrazione” dei diritti al reimpianto da una regione all’altra. Bastava, infatti, che un viticoltore prendesse in affitto un vigneto in un‘altra regione per estirparlo ed esercitare il diritto al reimpianto nella regione dove si trovava la propria azienda. Una volta “trasferita” la vigna, il contratto di affitto veniva rescisso anticipatamente. Una pratica…

Coldiretti avverte: impossibile imporre alla Gdo la vendita dei prodotti locali

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(di Redazione) L’imposizione di prodotti regionali da commercializzare è anticostituzionale e chiunque prometta iniziative di questo genere, addirittura imponendo per legge che nella Gdo, la grande distribuzione organizzata, il 50 per cento dei prodotti siano siciliani, lo fa perché è in campagna elettorale. Nessuna norma regionale o nazionale può stabilire percentuali simili. Lo afferma Coldiretti Sicilia in riferimento alle dichiarazioni seguite allo scandalo del pomodoro Pachino importato e venduto nel paese siracusano e ai conseguenti disegni di legge regionali indicati da alcuni deputati all’Ars che alimentano solo false speranze. Di diversa natura è la promozione e il sostegno alle produzioni agricole e alimentari dei piccoli comuni anche in forma associata per garantire il consumo e la commercializzazione dei prodotti. Il made in Sicilia è un…

Effetto global e accordi Ue-Paesi terzi: pomodorino del Camerun in vendita a Pachino

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(di Angela Sciortino) Da non crederci. A Pachino, la patria del pomodoro di qualità che ha conquistato l’Igp, al supermercato ieri il pomodorino si vendeva a 1,39 euro. Non era quello prodotto a Pachino, però. E nemmeno in Sicilia. Aveva fatto migliaia di chilometri, quasi 4mila, e veniva dal Camerun. Al mercato all’ingrosso il pomodorino siciliano, invece, non trova mercato, tant’è che i produttori sono costretti a svenderlo per 40-40 centesimi al chilo. C’è pure chi, a questo prezzo, preferisce non raccoglierlo. La rabbia e lo sdegno degli agricoltori siciliani, di quelli di Pachino e della fascia trasformata del Sud della Sicilia, è immaginabile. Si chiedono come è possibile che si verifichi un paradosso simile che non solo li danneggia dal punto di vista economico,…

Al via i Distretti del cibo, strumenti di sviluppo e promozione dei territori

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(di Redazione) I Distretti del cibo, i nuovi strumenti, previsti dalla legge di bilancio per garantire ulteriori risorse e opportunità per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori, sono stati presentati qualche giorno fa a Bergamo. Secondo la nuova legge vengono definiti Distretti del cibo diverse entità: i distretti rurali e agroalimentari di qualità già riconosciuti o da riconoscere; i distretti localizzati in aree urbane o periurbane caratterizzati da una significativa presenza di attività agricole volte alla riqualificazione ambientale e sociale delle aree; i distretti caratterizzati dall’integrazione fra attività agricole e attività di prossimità e i distretti biologici. Per il rilancio del settore e per il sostegno ai distretti sono stati stanziati 5 milioni di euro per il 2018 e…

In Commissione attività produttive il disegno di legge sulle Zone Franche Montane

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(di Redazione) È iniziato in Commissione Attività produttive dell’Ars l’esame del disegno di legge sulle Zone Franche Montane. In questa prima fase sono stati ascoltati gli amministratori di diversi comuni montani, i rappresentanti delle forze sociali e dell’associazione dei Borghi più belli d’Italia. «Tutto con l’obiettivo è integrare e perfezionare il testo che, una volta approvato, darà alle amministrazioni montane nuovi strumenti per lo sviluppo, la tutela dell’ambiente e la crescita dell’economia e del turismo di territori da sostenere e valorizzare», dice Anthony Barbagallo, parlamentare regionale del Pd e promotore del disegno di legge sulle Zone Franche Montane. Nel corso della seduta il presidente della Commissione, Orazio Ragusa, ha accolto la richiesta di fissare al più presto la data di discussione del ddl e di…

Agrumi in crisi: dal Mipaaf i primi impegni per restituire competività al comparto

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(di Angela Sciortino) Quando era stato convocato il Tavolo del settore agrumicolo, il fondo di 10 milioni di euro (in tre anni) era già disponibile perchè inserito nella legge di stabilità 2018. Non si è trattato di una novità, dunque. Ma nel gioco delle parti ha avuto un ruolo importante. Perchè il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, che sostituiva l’assente ministro Maurizio Martina alla presidenza della riunione, l’ha presentato come uno strumento di grande utilità: «Dobbiamo restituire competitività al comparto agrumicolo – ha dichiarato il Sottosegretario Castiglione – attraverso un approccio realmente integrato e capace di utilizzare tutte le risorse a disposizione per gli imprenditori agrumicoli. Per fare ciò bisogna ripristinare il potenziale produttivo, pensare al rinnovo varietale e, attraverso il Fondo Agrumicolo di 10 milioni di euro…

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