(di Luigi Noto) Apprezzato da qualche tempo dagli chef e dalla ristorazione, dopo l’iniziale scetticismo, il tartufo siciliano è in cerca di identità e di regole. Già perché la Sicilia, pur essendo riconosciuta tra le 14 regioni tartufigene italiane, a differenza di molte altre che rientrano in questo gruppo, non si è ancora dotata di una legge che tuteli l’ambiente, chi legalmente trae beneficio economico dalla raccolta di questi funghi spontanei che crescono sotto terra e chi vorrebbe realizzare impianti boschivi con piante “micorrizzate”, cioè potenzialmente capaci di fare sviluppare nel terreno i preziosi tartufi. Delle difficoltà di oggi, del vuoto legislativo ma anche delle interessanti potenzialità che i funghi sotterranei possono offrire, si parlerà nel corso del convegno “Il tartufo in Sicilia – Attualità…