Su 145 mila operai agricoli attivi in Sicilia, quasi la metà viene sfruttata in nero e più del 30% degli stessi “regolari” non raggiunge neppure contributi per 51 giornate lavorative all’anno. Situazione vergognosa che si potrebbe contrastare con gli strumenti per migliorare salari e tutele dei lavoratori contrattuati, ma anche per combattere caporalato e lavoro sommerso. Strumenti che esistono ma restano inattuati o fermi ai blocchi di partenza. Emblematico il caso dei contratti provinciali di categoria, in attesa di rinnovo ormai da sei mesiA denunciarlo sono Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil che ieri hanno indetto a livello nazionale il “CPL DAY” per chiamare le organizzazioni imprenditoriali al tavolo delle trattative e dare risposte ai braccianti. L’iniziativa è stata dedicata a Adnan Siddique, il…