Nell’era della diretta continua e dei social network come specchio della nostra quotidianità, esiste una nuova dimensione: la morte in diretta. Un confine drammatico che, fino a pochi anni fa, sarebbe stato impensabile attraversare pubblicamente. Oggi, invece, la tragedia personale si mescola al sensazionalismo della rete, e il dolore diventa virale nel giro di pochi clic. Lo dimostra tragicamente la vicenda di Valeria Márquez, influencer messicana di appena 23 anni, uccisa in diretta TikTok mentre trasmetteva dal suo salone di bellezza a Zapopan, nella periferia di Guadalajara. Una vicenda surreale e atroce, seguita in tempo reale da oltre 100mila persone, spettatori involontari di una violenza cruda, improvvisa, terribilmente reale. Quando la tragedia diventa virale La dinamica è rapida, inquietante, quasi cinematografica nella sua assurdità. Valeria…