(di Angela Sciortino) Gli ispettori hanno dato l’ok. Inviati dalle autorità cinesi, terrorizzate dalla eventualità di introdurre in Cina la mosca mediterranea della frutta (e di altri per loro temibili e sconosciuti parassiti delle colture agrarie), sono arrivati in Sicilia per verificare che le procedure e i sistemi di trattamento degli agrumi destinati al mercato extracomunitario fossero idonei a scongiurare qualsiasi possibile contaminazione (e successiva esportazione) con insetti nocivi e agenti patogeni. L’esame, se così si può chiamare, è stato superato a pieni voti e il canale commerciale per gli agrumi siciliani si è così finalmente aperto. Con soddisfazioni per tutti. A cominciare dall’assessore Edy Bandiera che commenta: «Per l’agroalimentare siciliano si apre un mercato immenso e pieno di opportunità fatto di 1 miliardo e…