(di Angela Sciortino) Tra i mille volti dell’agricoltura ce n’è uno ancora poco esplorato e conosciuto. Eppure di grande interesse per intere comunità. Si tratta dell’agricoltura sociale, quella praticata dall’agricoltore e dalla sua famiglia che, pur continuando a svolgere le attività produttive consuete, apre l’azienda ai soggetti deboli che hanno bisogno di sostegni di vario tipo. Da quello psicologico, al rifugio da situazioni di stress o violenza, dall’impegno motorio e cerebrale per i disabili, alla terapia contro la depressione per anziani e soggetti ai margini della società, al più noto recupero dalla dipendenza dalla droga. In Italia esiste una legge approvata nel 2015, molte regioni hanno legiferato sulla materia, ma non la Sicilia che, come spesso accade, rimane indietro nella regolamentazione di importanti attività che…