Le varietà di polli da carne più comuni sembrano indistinguibili, eppure una risulta essere meno “intelligente” dell’altra: il “Ross308” in particolare, selezionato per garantire una maggiore resa di carne, si dimostra più scarso ai test cognitivi. E’ la conclusione a cui giunge uno studio condotto dal Dipartimento di Psicologia Generale dell‘Università degli Studi di Padova, che è stato pubblicato su “Poultry Science”. Negli ultimi decenni, l’uomo ha effettuato una selezione intensiva nelle varietà di polli da carne – i cosiddetti ‘broiler‘ – con l’obiettivo di ottenere tassi di crescita più rapidi, riducendo al minimo i costi di produzione, in particolare dell’alimentazione. La selezione intensiva, oltre che sugli aspetti fisici, potrebbe avere delle ripercussioni sul comportamento e sulle capacità cognitive degli animali. Questo nuovo studio si…