(di Luigi Noto) L’Etna è diventato un brand conosciuto e ricercato. Sinonimo di produzioni di qualità e non di massa. Di cura del prodotto e del territorio. Sulla scia del successo del vino prodotto sui fertili versanti del vulcano, anche l’olio vuole giocare le sue carte. Esiste già una Dop Monte Etna, ma è forse troppo piccola e troppo “esclusiva” per permettere l’imbottigliamento di volumi capaci di imporsi e farsi apprezzare sul mercato. Ma a tutto c’è un rimedio. E in questo caso la soluzione il Consorzio Dop Etna l’ha trovata. Sarebbe utile ampliare ai comuni del versante est del vulcano la produzione dell’olio Dop Monte Etna e modificare la componente del 35 per cento, includendo altre cultivar autoctone siciliane e una minima variazione agli…