(di Angela Sciortino) Raramente accade che a un bando del Psr corrisponda un numero di domande che non riescono ad esaurire la dotazione disponibile. Quando ciò accade, chi ha pensato la misura o ha redatto il bando qualche domanda deve porsela. In cosa si è sbagliato? Nell’ipotizzare un interesse per attività che in realtà non esiste o nel costruire un bando così selettivo e complicato da scoraggiare i potenziali destinatari? O ancora forse l’intervento era di così esigua entità che in tanti lo hanno creduto inefficace per dare il via a qualsiasi attività imprenditoriale, seppur piccola o piccolissima? Le ragioni sono ancora da indagare, ma la circostanza si è verificata per il bando del Piano di Sviluppo Rurale relativo alla sottomisura 6.2, quella che prevede aiuti all’avviamento…