(di Angela Sciortino) Liberi di produrre grano duro “Cappelli” (o Senatore Cappelli) e di venderlo a chi vogliono o di trasformarlo direttamente in azienda. Con la sentenza emessa dall’Authority Italiana per la concorrenza lo scorso 20 novembre, i cerealicoltori che non hanno la tessera Coldiretti hanno vinto la loro battaglia. Adesso si aspettano che il Ministero delle Politiche Agricole intervenga per la rescissione del contratto di esclusiva con cui nel 2016 il Crea, proprietario della varietà del grano duro Cappelli, concesse la licenza sulle sementi alla Sis, la maggiore ditta sementiera italiana che fa parte della galassia Coldiretti. La prima denuncia al Garante per la concorrenza venne fatta da un rappresentante di Confagricoltura nel giugno del 2018; in seguito, nel procedimento aperto a marzo 2019…










