(di Redazione) Reti malridotte e con ampie tratte in cemento amianto, acqua erogata solo in alcuni periodi della stagione irrigua, cosa che impedisce la coltivazione di diverse specie di ortaggi e frutta o di programmarla in funzione delle richieste di mercato e personale costretto a lunghi periodi di inattività. E in ultimo, ma non in ordine di importanza, canoni per gli agricoltori molto salati. Gli antichi e cronici mali dei consorzi di bonifica siciliani sono ormai arcinoti. E ieri sono stati per l’ennesima volta snocciolati dagli agricoltori e dai dipendenti degli enti irrigui all’Ars, nel corso di un’audizione richiesta dal M5S. «Il quadro che ne è venuto fuori – affermano le deputate 5 Stelle Jose Marano, Valentina Zafarana ed Angela Foti – è veramente critico….