Il divieto agli spostamenti tra i Comuni di tutta Italia nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio 2021, è l’ennesima scure sul settore agrituristico e arriva a vanificare l’unica fonte di guadagno rimasta entro fine anno, come anche una delle poche occasioni di condivisione in sicurezza, il pranzo delle festività natalizie fuori casa e negli agriturismi. A intervenire sulla misura contenuta nel Dpcm di Natale, è oggi Cia-Agricoltori Italiani che, preoccupata per la tenuta delle strutture agrituristiche, pone l’interrogativo: “Aperti per chi?”. Il settore agrituristico, puntualizza Cia, è tra i comparti produttivi che stanno maggiormente subendo da marzo, gli effetti della crisi da Covid. I 24 mila agriturismi italiani che contano un totale di 100 mila addetti, hanno perso nel 2020 ormai…