Il sequestro e la confisca dei beni, già prevista per i reati di mafia e corruzione, anche per chi incendia il patrimonio boschivo mettendo in pericolo l’incolumità pubblica. A provare questa strada con lo scopo di aggiungere un ulteriore deterrente alla detenzione prevista dall’articolo 423 bis del codice penale (da 4 a 10 anni di carcere) è la Regione siciliana. La proposta parte dal gruppo parlamentare di Attiva Sicilia, gli ex deputati M5s che hanno lasciato il movimento qualche tempo fa. I parlamentari hanno depositato un disegno di legge voto, che è all’esame della commissione Ambiente dell’Ars e che, secondo quanto risulta all’ANSA, potrebbe trovare in aula il parere favorevole del governo Musumeci. Al testo hanno lavorato giuristi e avvocati. Facendo leva sull’art. 18 dello Statuto siciliano, il ddl prevede “l‘applicazione della pena pecuniaria, il sequestro e la confisca…