(di Angela Sciortino) Tavolo agrumicolo nazionale, mappatura dei quantitativi e delle qualità della produzione, obbligo di provenienza sulle etichette del trasformato, riduzione dell’Iva sulle spremute 100 per cento succo, defiscalizzazione del bioetanolo. Ma anche sostegno all’internazionalizzazione e alla riduzione dei costi di produzione. E infine spinta al consumo consapevole, all’educazione alimentare e alla tutela ambientale. Sono queste in sintesi le priorità che la filiera agrumicola siciliana ha indicato e ribadito al ministero dell’agricoltura nel corso di una conferenza stampa, indetta da Distretto Agrumi di Sicilia, Cia Sicilia Orientale, Confcooperative-Fedagripesca Sicilia e Confagricoltura Catania, che si è svolta ieri nella Biblioteca comunale di Paternò, in provincia di Catania, uno dei territori maggiormente vocati per l’agrumicoltura. Al “Tavolo agrumi” invocato da tempo, da costituire e istituzionalizzare presso il…