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L’oro bianco in un mare dolce: Campofelice di Roccella, la porta azzurra delle Madonie | CLICCA PER IL VIDEO

GUARDA IL VIDEO IN ALTO ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Non tutti sanno che un tempo, a Campofelice di Roccella, attorno al Castello affacciato sul mare, esisteva un borgo abitato anche da lavoratori dello zucchero. Un prodotto straordinario e molto costoso che, una volta finito, si metteva in viaggio per mete lontanissime… UN PO’ DI STORIA… Il territorio di Campofelice di Roccella ricade ai piedi del complesso roccioso delle Madonie. E’ un comune di circa settemila abitanti della provincia di Palermo, a poco più di 50 km dal capoluogo siciliano. Ogni anno, è meta di turisti affascinati dalla bellezza della sua costa, dalla sua spiaggia e dal mare cristallino che costituiscono il punto di forza del turismo locale. Ed è in questo paradiso che sorgeva il Castello di Roccella di cui oggi si conserva intatta, un’unica, splendida torre. Domenica Barbera, dell’Associazione…

Mare, vino e pupi siciliani: spettacolo di eccellenze sotto il Cielo di Alcamo | CLICCA PER IL VIDEO

ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Una giornata al mare distesi su una spiaggia dorata finissima, aperitivo vista Castello degustando uno dei tanti vini di eccellenza del trapanese e poi la sera, dopo una cena a base di prodotti tipici, prepararsi per lo spettacolo dell’Opera dei Pupi. In una parola? Alcamo. Meta ideale per trascorrere le vacanze estive riesce ad attrarre turisti stranieri e di prossimità in qualsiasi periodo dell’anno. UN PO’ DI STORIA… Il comune di Alcamo fa parte del Libero Consorzio Comunale di Trapani in Sicilia. Sorge ai piedi del Monte Bonifato ed è incastonato al centro del Golfo di Castellammare. Il suo territorio fu abitato fin dalla tarda età del bronzo e scelto da Elimi, Romani e Bizantini per la sua posizione strategica. Attorno allo splendido Castello dei Conti di Modica (sec. XIV), si…

Il borgo medievale da non perdere: quattro motivi per visitare Caccamo CLICCA PER IL VIDEO

ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Un castello tra i più grandi e meglio conservati di Sicilia, il pavimento di maiolica “unico esemplare dell’artigianato siciliano”, un panorama naturale che abbraccia mare e monti, senza dimenticare un’eccellenza gastronomica: la “salsiccia pasqualora”. Basterebbero solo queste ragioni per andare alla scoperta di uno dei borghi medievali più belli d’Italia: Caccamo. Tuttavia, questo piccolo gioiello a 45 Km da Palermo, riserva moltissime sorprese. UN PO’ DI STORIA… Appoggiata su uno sperone roccioso alle falde del Monte San Calogero, la città di Caccamo si trova su una collina a 521 metri sul livello del mare tra le valli dei fiumi Torto e San Leonardo. Di probabile origine cartaginese, presenta diverse testimonianze bizantine, medievali, arabo-normanne. Il castello è considerato il monumento più rappresentativo del borgo e, le prime notizie certe risalgono al 1094  quando, il Conte Ruggero…

Micro turismo, marketing e artigianato digitale: ecco il laboratorio Marineo CLICCA PER IL VIDEO

  ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Mettete insieme questi ingredienti: piacere della scoperta, ospitalità tipica di un borgo, prodotti artigianali e produzioni locali. Marineo è il luogo ideale dove sperimentare i vantaggi del micro turismo. Una tendenza contemporanea che si fonda su radici antichissime e che unisce tradizione e innovazione digitale. UN PO’ DI STORIA… Marineo si trova a circa 30 chilometri da Palermo ed è situata su un poggio sovrastato da un’imponente rupe, la Rocca (chiamata dai poeti “Dente canino della Sicilia” o “Tomba di Polifemo”). La sua storia è strettamente legata a quella della famiglia Beccadelli Bologna, al quale nel 1550 venne concessa, dietro pagamento di una forte somma, la “licentia populandi “dall’Imperatore Carlo V. A Francesco Bologna si deve la costruzione del Castello attorno al quale vennero edificate le prime abitazioni. Successivamente ai Bologna subentrò…

Stazione alpina, di guerra e di pace: le mille vite del Castellaccio di Monreale CLICCA PER IL VIDEO

GUARDA IL VIDEO IN ALTO ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Minaccioso e al tempo stesso rassicurante, il Castellaccio di Monreale è da sempre luogo di equilibrio tra contrasti. Complesso monumentale dalla storia unica e incredibile, ancora oggi continua a stupire i suoi visitatori: escursionisti, amanti della natura, turisti provenienti da ogni parte del mondo, si ritrovano faccia a faccia con i tanti volti di una fortezza ricca di opportunità. UN PO’ DI STORIA… Le notizie sull’origine del Castellaccio sono incerte. Alcuni storici ne fanno risalire la sua fondazione al re Guglielmo II, alla fine del 1100. Pare che fosse stato costruito per ospitare i monaci di Monreale in convalescenza ma, considerata la sua posizione a più di 700 metri di altitudine, è probabile che venisse utilizzato anche per altri scopi.  Infatti, il Castellaccio di Monreale o Castello…

Un po’ francese, un po’araba: Vicari, da “città dei buoi” a scrigno multiculturale | CLICCA PER IL VIDEO

  ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Se non siete mai stati a Vicari, potreste rimanere spiazzati dal siciliano particolarissimo parlato dai suoi abitanti. A differenza di molte altre realtà qui, le molteplici dominazioni che si sono susseguite nei secoli, hanno lasciato più che delle tracce, dei veri e propri solchi. A rivelarne la presenza, il linguaggio, una chiave che sa rivelare aspetti inediti dell’identità di una comunità, anche se complessa e antica come quella vicarese. Non stupitevi quindi se molte parole che sentirete, finiranno in  -è: si tratta di un ricordo lasciato dagli angioini. E quando vi offriranno “cuddureddi, cubbaita e cudduruni” ma percepirete un suono della radice più simile a una “Q” che a una “C”, tenete a mente che anche gli arabi hanno lasciato il segno e non solo nella musica delle parole ma anche in piccoli…

Un ricco prigioniero senza nome e il suo tesoretto nascosto: “cold case” a Castronovo di Sicilia CLICCA PER IL VIDEO

  ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO   GUARDA IL VIDEO IN ALTO Aveva nascosto le sue monete in una fessura all’interno della cella del Castello di Castronovo di Sicilia in cui era stato rinchiuso. Monete e posate con delle iniziali che, il misterioso e facoltoso prigioniero era riuscito a portare con sé fino alla morte. A scoprirlo, molto tempo dopo, solo una recente campagna di scavi. Chi fosse e perché si trovasse in quella cella nessuno lo sa ma, il “caso del Prigioniero di Castronovo”, potrebbe trovare una soluzione grazie a nuovi studi e ricerche, partendo da quelle iniziali e cercando altre tracce scoprendo il vasto territorio di Castronovo di Sicilia. Situato ai piedi dell’altopiano del Kassar, al confine tra la provincia di Agrigento e quella di Palermo, Castronovo di…

Tradizione e sperimentazione: dal frassino al borgo, la manna per il brand Castelbuono CLICCA PER IL VIDEO

ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Piuttosto che aspettare la biblica manna dal cielo, a Castelbuono si preferisce estrarla dalla corteccia del frassino per svariati utilizzi. Nessun aiuto provvidenziale dunque ma, la volontà di sfruttare le unicità del territorio per creare eccellenze e imprimere un marchio di fabbrica, il “fatto a Castelbuono”, riconosciuto in tutto il mondo. Alle pendici del “Colle Milocca”, tra il mare e il Parco delle Madonie, Castelbuono deve le sue origini ai Ventimiglia, Signori della Contea di Geraci che, agli inizi del 1300, diedero avvio alla costruzione di un possente Maniero sul poggio dominante l’antico casale di “Ypsigro”. Oggi, Castelbuono è diventato un brand che richiama turisti da tutto il mondo. Un unicum in fatto di eccellenza. La ricetta del successo? Investire sulla valorizzazione delle immense risorse del territorio e…

Gangi, Monte Alburchia: il 30 agosto al via una nuova campagna di scavi

Dal 30 agosto si torna a scavare sul Monte Alburchia, luogo simbolo di Gangi posto al confine tra le Madonie e gli Erei a 968 metri di altitudine, che fu sede di insediamenti umani probabilmente a partire dall’età arcaica.   A renderlo noto l’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana Alberto Samonà.     La campagna di scavi è possibile grazie alla messa in sicurezza del costone roccioso e sarà realizzata , sotto la direzione scientifica della Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo in collaborazione con il Comune di Gangi grazie al finanziamento del Ministero dell’Interno. Il coordinamento dell’indagine archeologica si attesta alla Sezione per i Beni archeologici diretta da Maria Marrone e sarà curato da Rosa Maria Cucco, cui si affiancano Filippo Iannì e Santo Ferraro,…

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