(di Angela Sciortino) Il mondo, si sa, è pieno di coloro che predicano bene e razzolano male. In una sua vecchia canzone delle più famose, Fabrizio De Andrè ricordava di quella vecchietta impegnata a impartire buoni consigli “non potendo più dare il cattivo esempio”. Ma in quel caso ci si riferiva a frustrazioni sessuali e a pruriti di insoddisfatte comari. Di diverso tenore è il “cattivo esempio” che in queste giorni sta dando la Coldiretti in materia di difesa del made in Italy. Di che parliamo? La vicenda riguarda il progetto “Italico” portato avanti dall’Unaprol, associazione olivicola in diretto collegamento con l’organizzazione agricola di matrice cattolica, e la ormai antica polemica riguardante il cosiddetto “Italian Sounding”, ovvero quel fenomeno che fa riferimento all’imitazione di un…










