(di Angela Sciortino) Ad oggi né pomodori né limoni possono essere esportati in Giappone allo stato fresco, a differenza di quanto già accade per le arance in forza di un protocollo del 2008. Ma dopo il successo di una missione giapponese della seconda metà di marzo fra le piantagioni e i centri di lavorazione di pomodoro a Pachino, i limoneti di Avola e gli aranceti di Mineo, si è aperta la strada ad un “iter negoziale”. I presidenti delle tre maggiori Igp della Sicilia orientale – Limone di Siracusa, Pomodoro di Pachino e Arancia rossa di Sicilia – che hanno accolto la missione nipponica formata da Minoru Ebinuma, direttore esecutivo per Nippun International, Hiroshi Terada, direttore commerciale di Sayu SpA, e le giornaliste Kei Segawa…