Il Regno Unito ha deciso di semplificare gli oneri burocratici relativi all’importazione del vino, che in totale ammonta a oltre 4 miliardi di euro l’anno, di cui circa la metà in arrivo dagli Stati membri della Ue. Con la decisione annunciata ieri dal governo britannico – spiega Confagricoltura – a partire dal 2022 viene in particolare soppresso l’obbligo di presentazione del certificato VI-1 per i prodotti in arrivo dai Paesi terzi. Sulla base della normativa in vigore, il rilascio del certificato richiede lo svolgimento di complesse analisi di laboratorio. “Saranno avvantaggiati in modo diretto i consumatori e gli operatori britannici – sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. Secondo i dati diffusi dal governo di Londra, gli oneri amministrativi determinano un costo di…