L’Italia dispone di superfici che possono soddisfare quasi per intero il fabbisogno del nostro Paese. I 600 MILA ETTARI DI SEMINATIVI NON COLTIVATI NEL SUD potrebbero produrre grano duro per aumentare notevolmente il nostro grado di autoapprovvigionamento. Nel sud Italia, Puglia, Basilicata e Sicilia in testa, il sole rende il grano duro al momento del raccolto perfettamente maturo, asciutto, quindi non in condizioni di sviluppare micotossine cancerogene e nocive all’alimentazione umana. In Sicilia sono state studiate le caratteristiche nutrizionali e la composizione molecolare proprie del frumento duro. Come evidenziato da recenti studi clinici e dai risultati di progetti di ricerca condotti nella nostra Regione, il grano duro e i suoi derivati (pane e pasta) svolgono un ruolo importante nella prevenzione primaria delle malattie croniche non-trasmissibili,…