Non sono positive le prime stime sulle produzioni di grano italiani che segnano un calo produttivo medio del 20%, anche se i prezzi dovrebbero attestarsi in linea con le medie del periodo nonostante i costi di lavorazione siano più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. Colpa del caldo torrido anticipato e l’assenza di piogge che potrebbero influire in maniera determinante sulle rese dei campi italiani. E’ questa la situazione a oggi tracciata da Cai – Consorzi Agrari d’Italia, Sis – Società Italiana Sementi e Ibf Servizi nell’ambito dell’ultima tappa de “Le Giornate in Campo 2022″. In Emilia Romagna e Veneto le prime previsioni parlano di un calo intorno al 10%, mentre per le regioni centrali la diminuzione potrebbe attestarsi al 15-20%. La forbice si allarga…