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Api pet-didattica e apiterapia le nuove frontiere dell’apicoltura
di Angela Sciortino

apiterapia

(di Redazione) Tre appuntamenti in calendario per gli apicoltori siciliani. Il 6 e il 7 marzo, rispettivamente a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) e a Sortino (Sr) l’Associazione regionale apicoltori siciliani, grazie ai fondi dell’Ocm miele, ha organizzato due incontri per parlare di Api Pet-Didattica, apiterapia e le fioriture apistiche.

L’apicoltrice Beatrice Monacelli, esperta in analisi sensoriale del miele e consulente di apiterapia e docente di Api Pet-didattica fornirà agli apicoltori ed educatori solide basi per organizzare attività didattiche sul tema delle api e dell’apicoltura. C’è una vera e propria metodologia organizzativa che deve tenere conto della tipologia della struttura dove svolgere l’attività (fattoria didattica, agriturismo, azienda agricola, scuola, istituzione ecc.) e del pubblico a cui la didattica è rivolta (bambini di diverse età, adulti, anziani, portatori di handicap ecc). L’esperta apicoltrice fornirà gli strumenti per elaborare un progetto didattico sulle api e l’apicultura e guiderà i propri colleghi nell’apprendimento del metodo da usare durante le attività didattiche per far sì che gli allievi comprendano e comunichino con le api in sicurezza, considerandole amiche e superando le paure. 

Di apiterapia, la disciplina vecchia come l’apicoltura descritta nei testi cinesi di duemila anni fa, descritta anche da Ippocrate e un tempo riconosciuta dalla medicina tradizionale, ma oggi spesso sconosciuta ai medici, parlerà Laura Cavalli, farmacista e vicepresidente dell’Associazione Italiana Apiterapia. Sono numerosissime le patologie che possono essere curate con i prodotti dell’alveare, dalle più banali a quelle più importanti. Un esempio è  l’ipertrofia prostatica benigna che si può curare con il polline fresco congelato, o la gastrite da Helycobacter curata con la propoli, fino all’uso del miele nella cura delle piaghe da decubito. Per non parlare della sclerosi multipla e dell’artrosi cronica per cui si usa il veleno d’api. La puntura col veleno d’api è praticata diffusamente in molti paesi europei ed extraeuropei, e in Italia questa antica pratica è stata ripresa dall’Associazione Italiana Apiterapia che organizza corsi per formare apiterapeuti. 

Entrambi gli appuntamenti di Barcellona Pozzo di Gotto e di Sortino vedranno poi la relazione di Giovanni Caronia, apicoltore professionista e presidente dell’Aras che illustrerà le principali fioriture da riconoscere e preferire per intraprendere l’attività di apicoltura perché particolarmente generose ai fini della produzione di miele.

A seguire, poi, il prossimo venerdì 8 marzo un altro appuntamento dell’Aras questa volta a Palermo e precisamente all’Istituto Zooprofilattico di Palermo (via G. Marinuzzi 3), durante il quale il dirigente del laboratorio “tecnologie diagnostiche innovative” Stefano Reale introdurrà il tema della Banca Dati Genomica. Dopo di lui Francesco Bellomo, agronomo, tecnico di riferimento dell’associazione  siciliana (Aras) e dell’Unaapi (Unione nazionale delle associazioni apistiche) introdurrà l’argomento della Banca Dati Apistica nazionale. Dopo averne spiegato contenuti, motivazioni, funzione e gli obblighi da essa derivanti, effettuerà una dimostrazione pratica di come ciascun apicoltore possa gestire la procedura informatica in totale autonomia. Successivamente il tecnico illustrerà la normativa di riferimento per chi desidera intraprendere l’attività apistica con approfondimenti sia in ambito fiscale che igienico-sanitario con particolare attenzione alle norme obbligatorie per la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro.

La giornata si concluderà con Agatino Scardaci, medico specialista in medicina del lavoro, che tratterà di tutti i possibili rischi connessi all’allevamento apicolo e alle lavorazioni dei prodotti dell’alveare che possono compromettere la salute dell’apicoltore.

I successivi incontri in cui verranno trattati i medesimi temi si svolgeranno in altre località siciliane. Per sapere quando e dove si svolgeranno consigliamo di visitare il sito dell’associazione o scrivere per info a: aras@apicoltorisiciliani.it.

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