Cresce la proccupazione per i due nuovi insetti alieni che stanno mettendo a rischio l’Apis mellifera, principale specie autoctona presente in Italia, contro cui al momento non ci sono strumenti di contrasto efficaci.
Ad affrontare il problema con l’ANSA è il presidente di Confcooperative Molise e segretario generale di Miele in Cooperativa Riccardo Terriaca. “La velutina nelle regioni del Nord-Est e l’aethina tumida al Sud, rappresentano per il settore apistico un grande elemento di criticità – spiega il presidente – poiché si tratta di insetti che, oltre a costituire un serio pericolo per gli equilibri biologici del territorio, possono provocare danni seri alla vitalità delle api ed alla qualità delle produzioni“.
“Purtroppo non essendoci strumenti di contrasto efficaci assistiamo inermi alla devastazione di interi apiari“, denuncia il presidente che rivolge un appello al mondo della ricerca, “affinché investa rapidamente, per individuare tecniche e mezzi che possano ridurre i danni che stiamo subendo o quantomeno contenerne la diffusione“.
Tutte le associazioni apistiche aderenti a Confcooperative stanno monitorando con attenzione la situazione sui territori. Il comparto apistico è minacciato anche dalle vespe crabro e orientalis (i tradizionali calabroni), anch’essi temibili predatori delle api che possono rappresentare un pericolo anche per l’essere umano e per il quale occorre, conclude Terriaca, “avviare azioni di contrasto con un approccio prudente e serio“.