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Alt alle fumarole nel Ragusano. Iniziativa contro i roghi dei residui plastici delle serre
di Angela Sciortino

fumarole

(di Redazione) Li chiamano “fumarole”. Sono i piccoli incendi volontari a cui è possibile assistere quasi ogni notte nella fascia costiera tra Marina di Acate, Scoglitti e Punta Secca. Vi si bruciano sterpaglie, residui vegetali, rifiuti contenenti plastica, polistirolo e materiale sintetico, tutti provenienti dall’attività agricola. 

«Le “fumarole” sono un fenomeno deplorevole, pericoloso per la salute di residenti e villeggianti per via dei fumi nocivi e delle sostanze che si sprigionano dalla combustione, come la diossina. Senza contare il grave danno dal punto di vista dell’attrazione turistica delle nostre spiagge». A puntare il dito contro questo modo scorretto di smaltire i rifiuti prodotti dall’attività agricola, la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo che ha inviato una nota al Prefetto e al sindaco di Ragusa, ai sindaci di Acate, Comiso e Santa Croce Camerina, ai commissari prefettizi del Comune di Vittoria, al comandante della Polizia provinciale di Ragusa, al direttore di Arpa Ragusa, e al responsabile dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Ragusa, per denunciare quanto accade soprattutto nelle zone di Randello, Gaspanella, Dirillo, Berdia, Pezza di Fico, Fossanera. Qui i rifiuti vengono bruciati la notte ma anche abbandonati senza ritegno in spiaggia: proprio domenica scorsa, infatti, Campo aveva promosso, insieme al collega deputato Trizzino, una giornata straordinaria di pulizia del percorso che costeggia Punta Braccetto, rinvenendo notevoli quantità di plastica, scarti di lavorazione delle vicine attività serricole.

«Esorto in primo luogo i sindaci dei Comuni – scrive Campo – a emanare l’ordinanza che vieti espressamente le “fumarole”, visto che ci risulta che al momento solo Acate si sia mosso in tal senso. Invito il Prefetto a convocare quanto prima il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di avviare delle azioni repressive e sanzionatorie nei confronti di questa barbara pratica. È inammissibile infatti come tali incendi avvengano in quelle zone ogni giorno. La sfrontatezza di coloro che perpetrano questo reato, così come la loro totale impunità, non può essere più tollerata e quindi è indispensabile la vigilanza notturna da parte delle forze dell’ordine. Chiedo inoltre alle autorità di competenza di valutare la possibilità di installare centraline per il monitoraggio costante della qualità dell’aria».

«Quello delle fumarole – aggiunge Roberta Cavallo, a nome del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Acate purtroppo, è un problema serio che si ripresenta ogni anno in questo periodo. Nonostante ormai sia conosciuta la loro pericolosità e ci sia l’obbligo di conferire gli scarti delle materie nocive ed altamente inquinanti in apposite discariche, dal giorno alla notte siamo costretti a respirare aria tossica. Si rende quindi necessario intervenire immediatamente. Invitiamo in particolare il sindaco Di Natale a far rispettare l’ordinanza di divieto e a sanzionare i trasgressori».

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