(di Redazione) Fare filiera per conquistare nuovi sbocchi di mercato dei prodotti agrumicoli trasformati. È questo il tema del seminario gratuito su “Etichettatura dei prodotti agrumicoli freschi e trasformati ed accordi di filiera”, che si svolgerà nella mattinata di martedì 5 giugno a Messina (9,30 – 13,30), nella Sala Consiglio del Palazzo della Provincia – Palazzo dei Leoni – in Corso Camillo Benso Di Cavour, 91.
Obiettivo del seminario è favorire la propensione degli agricoltori alla partecipazione alle filiere agro-alimentari per promuovere innovazioni organizzative, di processo e di prodotto che assicurino sbocchi di mercato locali e/o esteri per le produzioni regionali ed in particolare per le produzioni di qualità.
«Per valorizzare la produzione agrumicola siciliana destinata alla trasformazione – spiega Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia – oltre a una chiara normativa sulla tracciabilità è necessario anche chiudere un accordo di filiera condiviso fra produttori e industriali, dando vita a un monitoraggio serio e preciso della produzione che può essere conferita per la realizzazione di succo, non solo dalle produzioni d’eccellenza (Dop, Igp e Bio) ma anche da quelle non certificate comunque prodotte in Sicilia. Solo così potremmo garantire un rapporto più equilibrato tra produttori e trasformatori sulla base delle reciproche esigenze».
«Nel 2014 – aggiunge Argentati – sulla base della normativa regionale, il Distretto con l’Assessorato regionale all’Agricoltura, produttori e trasformatori, era già riuscito a siglare un Accordo Quadro “Prodotto Trasformato” al quale era allegata una bozza di contratto dove gli imprenditori avrebbero dovuto indicare la qualità, le quantità e i prezzi concordati reciprocamente. Quel tentativo, purtroppo, non è andato mai avanti. Ma è la strada da seguire, tanto che in questi giorni si sta continuando a lavorare all’interno della base sociale del Distretto per facilitare accordi tra produttori e industriali».
«Il Distretto – afferma Salvatore Imbesi, titolare di Agrumigel e Ortogel e consigliere d’amministrazione del Distretto Agrumi di Sicilia – insiste da tempo in tutte le sedi istituzionali sull’importanza di una chiara tracciabilità in etichetta per i succhi. Solo una tracciabilità chiara consentirà di valorizzare il prodotto siciliano. Per farlo è certamente necessario cambiare la normativa di riferimento che, ad oggi, non prevede l’obbligo di citare la provenienza, ma solo quello della percentuale di succo. Percentuale che, seppure recentemente innalzata, non garantisce il consumatore sulla provenienza del prodotto».
Il seminario di Messina, coordinato da Attilio Interdonato, presidente del Consorzio di Tutela Limone Interdonato, affronterà i seguenti temi: norme e sistemi di etichettatura e confezionamento del prodotto fresco; norme e sistemi di etichettatura e confezionamento del prodotto trasformato; l’etichettatura dei prodotti certificati in biologico e a denominazione di origine; gli accordi di filiera orizzontali e verticali. Questi i relatori: Salvatore Scarcella (Società Agricola Cooperativa Agricoltori Ionici), Salvatore Imbesi (Agrumi-Gel srl di Barcellona P.G.), Giacomo Dugo (coordinatore Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche Università degli Studi di Messina), Giuseppa Bonasera (La Dispensa dei golosi – Saponara).
La partecipazione al seminario da parte dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali dà diritto ai crediti formativi professionali (0,5 CFP attività formativa caratterizzante).
Per info: socialfarming@arces.it o 091.346629 tutti i giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 9,30 alle ore 12,30.