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Agrumi, obiettivo export arance rosse di Sicilia in Cina a febbraio 2019
di Angela Sciortino

(di Redazione) L’obiettivo è ambizioso, ma non impossibile da raggiungere anche se i tempi, conoscendo le burocrazie dei paesi interessati, sono un po’ stretti. E consiste nel portare le arance rosse di Sicilia in Cina per il prossimo febbraio attraverso i marketplace di Alibaba, il gigante cinese dell’e-commerce pronto a commercializzare le arance siciliane in un mercato di dimensioni vastissime. Ma per riuscirci è necessario usare che venga autorizzato il trasporto aereo e che i rigidi protocolli fitosanitari imposti dalla Cina prevedano la possibilità di effettuare in magazzino il “cold treatment” il sistema di sanificazione a freddo.

E-commerce Cina agrumi

Il tavolo dei relatori al seminario su e-commerce degli agrumi

Di questo si è parlato al seminario “E-commerce per l’ortofrutta di qualità” che si è svolto nei giorni scorsi al Maas (Mercati Agroalimentari all’ingrosso Sicilia) di Catania, nell’ambito del progetto Social Farming, agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana 2.0, promosso dal Distretto Agrumi di Sicilia e Alta Scuola Arces con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation.

«Abbiamo riunito i principali attori della filiera agrumicola interessati all’opportunità di utilizzare canali innovativi di commercializzazione», afferma Federica Argentati, Presidente del Distretto Agrumi di Sicilia. Al seminario, infatti hanno partecipato con interesse e proposte operative l’Assessorato regionale all’Agricoltura, le aziende predisposte all’export, il Maas di Catania che potrebbe supportare la logistica prevista dal protocollo Italia-Cina per l’export degli agrumi e Alibaba, la più grande piattaforma per l’e-commerce dedicata al mercato cinese. «Con Alibaba, che ci offre l’opportunità di portare l’arancia rossa sul mercato cinese – aggiunge Argentati – dialoghiamo già da un anno. Si tratta di una opportunità che il Distretto con i Consorzi di tutela si adopererà a facilitare, spingendo anche sui Ministeri degli Esteri e dell’Agricoltura per ottenere l’autorizzazione al trasporto via aereo verso la Cina e al Cold Treatment in magazzino»

«L’e-commerce e l’export verso la Cina – ha detto Edy Bandiera, Assessore regionale all’Agricoltura – è all’ordine del giorno fra gli impegni dell’assessorato così come tutti gli interventi finalizzati alla tutela dei nostri prodotti accrescendo i controlli su quelli che provengono da fuori, alla loro valorizzazione con una adeguata politica dei marchi, alla messa in campo di risorse economiche per fronteggiare il virus della Tristeza Virus, come i 7,5 milioni in dotazione al bando della misura 5.2 del Psr che sta per essere emanato».

Ad entrare nel vivo dell’opportunità di export verso la Cina è stato Manfredi Minutelli, Senior Business Development Manager di Alibaba Italia: «Ad Alibaba piacerebbe lanciare l’arancia rossa di Sicilia a febbraio, in corrispondenza del capodanno cinese». Il manager ha poi proseguito: «Per cominciare si può avviare l’export di qualche container, in modo da presentare il prodotto in Cina su Mr Fresh, una delle nostre piattaforme on line che contano 552 milioni di consumatori attivi, e in modo integrato anche nelle nostre catene di supermercati Hema, posizionandolo in una fascia di mercato premium, di alta qualità. Alibaba ha un alto interesse verso un prodotto che oggi in Cina non c’è e che può arrivare solo dalla Sicilia. Naturalmente, bisogna creare un packaging e un logo accattivante, una campagna di comunicazione che racconti l’italianità e la sicilianità per catturare il consumatore cinese. E’ ovvio, però, che prima bisogna superare tutte le difficoltà burocratiche previste dal protocollo siglato tra Italia e Cina sull’export degli agrumi, prima fra tutte l’autorizzazione al trasporto aereo e cominciare a lavorare per tempo con le aziende per avviare il progetto».

Sul fronte delle procedure relative ai rigidi controlli imposti dal governo cinese, le autorità fitosanitarie cinesi e siciliane stanno lavorando per semplificare i trattamenti di sanificazione del prodotto. «A proposito di Cold Treatment in warehouse (in magazzino), l’ultima visita dei tecnici cinesi lo scorso gennaio è stata molto incoraggiante e attendiamo l’approvazione di questa modalità di trattamento che andrebbe a semplificare un po’ il complesso protocollo fitosanitario imposto dalla Cina che richiede controlli serrati durante tutta la stagione produttiva per monitorare 16 organismi nocivi e la geolocalizzazione delle coltivazioni per assicurarne la tracciabilità », ha spiegato il Filadelfo Conti, dirigente presso lOsservatorio delle Malattie delle Piante.

Per il Cold Treatment in magazzino prima della spedizione, ci sono già strutture che si candidano a farlo. «Il Maas di Catania potrebbe fornire il supporto logistico al trattamento con le sue celle frigorifere e vorrebbe essere riconosciuto come centro abilitato al Cold Treatment», ha affermato Giuseppe Guagliardi, Presidente Vicario del Maas. E se sul fronte della logistica, esistono realtà attrezzate e associate al Distretto Agrumi come la Geotrans, intervenuta al seminario con l’amministratore Luciano Modica, resta da superare lo scoglio del trasporto. Quello ancora oggi previsto, via nave, è impraticabile per i tempi lunghi. Quello aereo, per il quale c’è già un’apertura da parte cinese, deve però ancora ottenere l’approvazione ufficiale.

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