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Agrumi, l’Università di Catania partecipa al progetto internazionale BiOrangePack
di emilio scibona

Un progetto innovativo per quanto riguarda gli agrumi biologici .Sono state avviate, con kick-off meeting, le attività di ricerca del progetto “Smart and innovative packaging, post-harvest rot management and shipping of organic citrus fruit – BiOrangePack” finanziato nell’ambito del programma Prima – Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area, coordinato dalla prof.ssa Santa Olga Cacciola del Dipartimento Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania.

BiOrangePack reinventa la supply-chain degli agrumi biologici nell’area EU-MED in un’ottica di economia circolare con un approccio interdisciplinare. Il progetto prevede una gestione integrata delle malattie del post-raccolta, lo sviluppo di packaging innovativi biodegradabili ottenuti dal recupero dagli stessi scarti degli agrumi e una gestione avanzata della logistica basata sull’utilizzo di metodi di intelligenza artificiale per ridurre al minimo le perdite di frutti di agrumi.

Il gruppo di lavoro è costituito da 14 partner provenienti da 6 Paesi dell’area Euro-Mediterranea (Italia, Francia, Spagna, Tunisia, Turchia e Algeria).

Del gruppo di ricerca dell’Università di Catania fanno parte, oltre alla prof.ssa Santa Olga Cacciola, anche il docente Giacomo Capizzi del Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica, il gruppo di ricerca del prof. Giovanni Marletta del Dipartimento di Chimica, come unità operativa del Consorzio Interuniversitario per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase, e la prof.ssa Alessia Tricomi del Dipartimento di Fisica ed Astronomia come unità operativa del Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia.

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