L’internazionalizzazione rappresenta una significativa opportunità per le imprese siciliane e appare sempre più chiaro che l’essere parte di catene del valore globali, in modo diretto o indiretto, costituisce una discriminante fondamentale nel decretare le chances di sviluppo e consolidamento delle imprese.
Per questo Unicredit ha pensato a Ready2Export, un percorso di accompagnamento all’export rivolto ad un selezionato panel di Pmi siciliane del settore Agroalimentare con alte potenzialita’, rappresentanti del Made in Sicily e caratterizzate da qualità nella produzione e propensione all’export.
Il programma ha preso il via a Palazzo Branciforte, a Palermo, e sara’ articolato in altri due incontri che si terranno nella parte orientale dell’Isola nei primi mesi dell’anno.
Il focus di questa prima parte del percorso e’ destinato alle imprese dell’agroalimentare. “si tratta di un settore strategico per l’economia regionale”, ha spiegato il regional manager di Unicredit, Salvatore Malandrino, aprendo i lavori, “con 4 miliardi di valore aggiunto e oltre 80 mila imprese che lavorano nel comparto. Sono aziende che negli ultimi anni hanno guadagnato posti nelle classifiche nazionali perche’ hanno puntato sulla qualità”.
Malandrino ha proseguito specificando come molte delle imprese dell’agroalimentare in Sicilia sono guidate da under 35: “E’ la prima regione in Italia e questo ci fa guardare al futuro con ottimismo ed inoltre il settore ha resistito alla crisi degli ultimi anni, ha saputo ritagliarsi spazi sempre crescenti nell’export con un incremento di 4,8% all’anno”. Ma c’e’ ancora tanto da fare, anche perche’ le esportazioni delle imprese siciliane sono concentrate su 4 soli Paesi.
“La sola qualita’ non serve – ha sottolineato Malandrino -, serve sfruttare le opportunita’ dei mercati esteri e bisogna strutturarsi”.