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Agro-omeopatia, agricoltura per la vita secondo Radko Tichavský | Videointervista
di Angela Sciortino

(di Angela Sciortino) Da musicista ad agro-omeopata il passo non è breve. Ma se si pensa che i suoi genitori erano entrambi studiosi di botanica, si capisce come è stato possibile.

Radko Tichavský, il maggiore esperto a livello mondiale di agro-omeopatia, è stato ieri a Palermo dove ha tenuto una lunga conferenza in occasione della presentazione di “Fondamenti di agro-omeopatia. Un’agricoltura per la vita” il primo libro in italiano sull’agro-omeopatia per i tipi di Nuova Ipsa Editore.

Musicista nato a Praga dove ha conseguito la laurea in composizione presso l’Accademia di Belle Arti di Praga, dopo un master in quella stessa specialità presso il Conservatorio Rimski-Kórsakov di San Pietroburgo, da quasi 35 anni vive in Messico dove non ha mai smesso di occuparsi della sua seconda passione: le piante. Le ha osservate a lungo, ma non singolarmente. Le ha guardate da una angolazione diversa mettendo a fuoco tutte le relazioni che possono entrare in gioco tra esse e con gli altri esseri viventi, microrganismi in particolare.

Dall’osservazione della natura, la ricetta per la corretta gestione di una azienda agricola spingendo l’acceleratore verso l’applicazione dell’omeopatia che, come molti sanno, è basata sul principio di similitudine messo a punto da Hahnemann.  Principio su cui si basano le cure alternative a quelle della medicina tradizionale occidentale in campo umano, ma che non può essere adottato sic et simpliciter anche nel campo agrario.

In agricoltura, secondo il ricercatore ceco, l’approccio di tipo “antropocentrico” deve essere sostituito da un approccio di più ampio respiro: quello agroecologico o olistico. Per cui in ambito agrario l’oggetto di analisi e di intervento non è più la singola pianta o il singolo impianto agrario, ma diventa l’intera azienda agricola, nelle sue componenti biotiche e abiotiche.

L’approccio proposto da Radko Tichaský prevede l’uso di sostanze omeopatiche naturali spesso prelevate dallo stesso ambiente oggetto di analisi, che non può essere mai disgiunto dall’uso di corretti interventi agronomici (concimazioni, gestione del suolo, rotazioni, sovesci, sfalci, etc.) i quali spesso costituiscono essi stessi oggetto di intervento.

L’agricoltore che intende adottare l’agro-omeopatia che, assicura Radko Tichavský, può ridurre i costi di produzione del 70 per cento senza limitare le rese e migliorando la qualità (dimensioni, aromi e sapori dei frutti) grazie alla poliploidia indotta, insomma, dotarsi di conoscenze botaniche, biologiche, biochimiche e agronomiche di alto livello.

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