Le eccellenze agroalimentari della Sicilia come un tesoro unico da custodire, conoscere e diffondere per generare economia e cultura. È questo il cuore del progetto “ColtiviAmo… il patrimonio di Sicilia” rivolto agli studenti degli Istituti alberghieri siciliani e promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea in collaborazione con il quotidiano “La Sicilia”. Stamattina, nell’aula magna dell’Istituto professionale Pietro Piazza per i servizi di enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, a Palermo, davanti a una platea di studenti e docenti della scuola e di una decina di altri istituti della Sicilia occidentale, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l’assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla, il dirigente generale del dipartimento dell’Agricoltura Dario Cartabellotta, l’editore e il direttore del quotidiano La Sicilia, Domenico Ciancio e Antonello Piraneo, hanno presentato le attività previste dal progetto.
«Abbiamo compreso – ha detto il presidente Musumeci – che il brand Sicilia non conosce ostacoli nel mondo, è un prodotto ricercato e accreditato. Adesso dobbiamo proseguire su questa strada, puntando sulla qualità e sull’identità per proiettare nei mercati internazionali la bontà e la validità del prodotto siciliano. L’identità va conservata e custodita gelosamente perché è l’elemento che finora ci ha consentito di offrire un prodotto di altissimo pregio, che determina una ricaduta economica significativa per gli addetti direttamente coinvolti e per l’indotto. Per questo, ai ragazzi e alle ragazze che studiano negli istituti alberghieri – ha aggiunto il governatore – abbiamo il dovere di augurare un futuro denso di passione e di impegno professionale, ma dobbiamo dire loro: siate orgogliosi della biodiversità della nostra Isola, conservatela, studiatela, valorizzatela. Alla fine ne trarranno vantaggio perché oggi, lavorare, nel settore dell’agroalimentare è un investimento sicuro».
«Mettere in rete sinergicamente il mondo istituzionale con quello della scuola e dell’informazione – ha sottolineato l’assessore Scilla – è il punto da cui partire per fare in modo che progetti come questo, che mettono al centro l’agroalimentare siciliano, possano consentire di creare condizioni di vero sviluppo socio-economico. È importante che questi ragazzi e queste ragazze imparino a conoscere e cucinare al meglio i nostri prodotti, che arrivino dalla terra o dal mare, per divenire una ulteriore occasione di attrazione per i turisti, ma anche un’opportunità di crescita del territorio e di lavoro per i giovani siciliani».
«Una famiglia si crea anche a tavola – ha aggiunto Domenico Ciancio rivolgendosi agli studenti – perciò avete l’opportunità di formare la società. Da questo progetto vi esorto a creare qualcosa che possa dare forza alle vostre idee e alle vostre parole».
Per il dirigente generale del dipartimento dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, «è fondamentale portare la nostra biodiversità nelle scuole. Con il quotidiano “La Sicilia” porteremo nelle aule non solo le eccellenze siciliane ma anche gli imprenditori “10 e lode”, perché dietro ogni prodotto c’è una storia di impresa importante. La dimostrazione che La Sicilia è una terra che sa fare».
Infine, il direttore de La Sicilia, Antonello Piraneo, ha spiegato in collegamento video come «questo progetto sia un modello per fare capire che un giornale oggi non è una sommatoria di notizie, ma una cerniera tra i vari aspetti della quotidianità, in cui il rapporto con le scuole non è marginale: per gli studenti “ColtiviAmo il patrimonio di Sicilia” è l’occasione per raccontare il mondo dell’agroalimentare con un approccio diretto e multimediale».