Sei Regioni protestano contro “la revisione dei criteri di ripartizione, con lo stravolgimento dei parametri della storicità della spesa, dei fondi europei per le politiche dello sviluppo” in agricoltura, messo in atto, a loro
dire, dal ministero guidato da Stefano Patuanelli.
Si tratta delle Regioni del Sud, con Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, cui si è aggiunta anche l’Umbria, “impegnate a sostenere le ragioni di un passaggio graduale che non intacchi le finalità proprie del Feasr: colmare il divario tra le aree più ricche ed evolute e quelle più povere e marginali“.
E’, spiega la Regione Siciliana, “una posizione espressa da Regioni che, da sole, rappresentano il 60% delle aree italiane interessate dal Psr e che, nelle ultime settimane, ha trovato conforto anche nelle comunicazioni della Commissione Europea“.