(di Redazione) Un miliardo di euro. Tanto vale il pacchetto di interventi destinati in particolare ai giovani agricoltori che è stato annunciato nei giorni scorsi dalla Commissione europea e dalla Bei, la Banca europea per gli investimenti. Si tratta in pratica di un programma di prestiti agevolati e di progetti di bioeconomia nelle aree rurali.
L’iniziativa lanciata dalla Commissione in accordo con la Bei, sarà poi gestita a livello nazionale da banche e società di leasing di tutta l’Ue. Le banche che sceglieranno di diventare partner di questo programma dovranno fare anche la loro parte mettendo sul piatto un altro miliardo di euro. Salirà così a due miliardi di euro la dotazione finanziaria destinata alla erogazione di prestiti a condizioni vantaggiose con tassi più bassi, tempi di restituzione più lunghi e rate flessibili, legate alle oscillazioni dei prezzi, e priorità riconosciuta agli imprenditori agricoli under 40.
Nelle previsioni degli eurocrati, l’iniziativa dovrebbe riuscire a colmare il grande divario oggi esistente tra i finanziamenti concessi agli under 40 e quelli delle altre aziende agricole. Secondo dati Ue, infatti, nel 2017 il 27 per cento dei giovani agricoltori si sono visti respingere la richiesta di prestiti, contro il 9 per cento delle altre aziende agricole. Un diniego che attiene più alle garanzie che alla validità dei progetti.
Il nuovo pacchetto, secondo il commissario Ue all’agricoltura Phil Hogan, potrebbe essere presto operativo con l’erogazione dei primi prestiti già entro l’estate, anche se lo stesso Hogan ha osservato che «tutto dipende dall’intraprendenza dei paesi e delle banche».
Due le componenti del pacchetto agricoltura. C’è una prima tranche da 700 milioni di euro destinata alle piccole e medie imprese agricole, con almeno il 10 per cento riservato ai giovani agricoltori, e due progetti pilota: uno da 75 milioni di euro riservato ai giovani agricoltori e uno da 200 milioni di euro per azioni finalizzate a contrastare i cambiamenti climatici.
La collaborazione tra Commissione europea e Bei per facilitare l’erogazione dei prestiti dalle banche alle aziende agricole è cominciata nel 2014 e ad oggi ha visto realizzare due programmi in Francia da 275 milioni di euro e un fondo di garanzia multiregionale da 400 milioni in Italia che sta per partire dopo due anni di preparazione a cui hanno aderito Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Campania, Puglia e Calabria. Assente, manco a dirlo, la Sicilia.