Se i prezzi per le famiglie corrono i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto.
Una situazione insostenibile che mette a rischio le forniture alimentari del Paese garantite da 740mla imprese agricole che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia ed ora sono strozzate dalle speculazioni.
Per questo decine di migliaia di allevatori ed agricoltori della Coldiretti con trattori e animali al seguito lasciano le campagne giovedì 17 febbraio dalle ore 9,00 ed invadono le città, da nord a sud del Paese, per salvare l’agroalimentare Made in Italy e difendere l’economia, il lavoro ed il territorio.
Da Roma in Piazza Santi Apostoli con il Presidente nazionale Ettore Prandini a Milano in corso Monforte all’angolo con Largo 11 settembre, da Firenze a Palermo in via Cavour, da Cosenza in Piazza Kennedy a Piacenza in via San Giovanni fino in Sardegna a Cagliari in piazza del Carmine sono numerose le iniziative di mobilitazione (www.coldiretti.it) che in molti casi coinvolgono l’intera filiera alimentare, dai ristoratori ai camionisti.ì
Non mancheranno azioni eclatanti a sostegno delle proposte della Coldiretti per garantire il giusto prezzo con la lotta alle speculazioni, assicurare liquidità alle imprese e sbloccare gli interventi per il settore fermati dalla burocrazia ma anche i progetti concreti per cogliere le opportunità che vengono dall’agricoltura con le fonti energetiche rinnovabili, dal biogas al fotovoltaico sui tetti di aziende e stalle.