Centoventimila tonnellate in piu’ di di grano 100% italiano saranno utilizzate nel 2020 per la pasta Barilla.
Questo e’ l’impegno contenuto nel protocollo d’intesa firmato dal vicepresidente del Gruppo Barilla, Paolo Barilla, e dal ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, per il sostegno al grano duro italiano. Il protocollo, che avra’ durata tre anni, dal 2019 al 2021, prevede l’impegno del ministero a sostenere la sottoscrizione di contratti di filiera nel settore grano/pasta, attraverso un aiuto ad ettaro per gli agricoltori per un volume di contributi pubblici di 40 milioni di euro nel quadriennio 2019-2022, l’avvio di un piano strategico per la filiera grano/pasta che punti a dare forza e accrescere la competitivita’ di un settore strategico per il Made in Italy, a valorizzare il miglioramento qualitativo delle produzioni, garantire trasparenza nei rapporti di filiera, nella formazione del prezzo e nelle informazioni al consumatore.
Sono previste anche iniziative per la comunicazione istituzionale della pasta, ricerca, aumento della qualita’, sostenibilita’ e innovazione da diffondere nella filiera. Per la Barilla questo protocollo prevede un impegno per aumentare le quantita’ acquistate di grado duro italiano rispetto al 2019 prodotto secondo il Manifesto del Grano Duro, fino a 120mila tonnellate in piu’, pari al 20% in piu’.
Su questo Barilla si impegnera’ a firmare contratti di filiera annuali o pluriennali per almeno il 70% delle proprie forniture annuali di grano nel 2020. Prevista anche una premialita’ adeguata rispetto al prezzo di mercato in relazione al raggiungimento di parametri definiti all’interno dei contratti di filiera.
“Con la firma raccogliamo oggi un lavoro che sintetizza un percorso a vantaggio del sistema agroalimentare italiano – ha detto il ministro Bellanova -. 20mila tonnellate in piu’ di grano italiano nella pasta Barilla e’ una notizia perche’ significa un 20% in piu’ di grano e rafforza l’intera filiera, soprattuto nel rapporto tra industria e nostri agricoltori. Oggi facciamo un significativo passo in avanti e noi vogliamo continuare a fare crescere la filiera puntando su innovazione e ricerca”. “Se oggi le navi partono per esportare la pasta lo dobbiamo a chi ha investito in questi anni in questo settore – ha proseguito la Bellanova -. Il protocollo triennale e’ un obiettivo concreto dell’intera filiera”.
“Per migliorare la qualita’ non basta solo selezionare, ma se si lavora intensamente con il proprio territorio si ottengono risultati migliori – ha ricordato Paolo Barilla -. Oggi quando parliamo di qualita’ parliamo di gusto, impatto ambientale e sicurezza alimentare. Cosi’ si creano delle alleanze con il proprio territorio per mettere a punto tecniche per avere un risultato continuamente migliorativo. La qualita’ non e’ una cosa statica ma che si evolve. L’esperienza del passato ha dimostrato che possiamo oggi garantire e coprire quasi l’intero fabbisogno della nostra produzione. Un passaggio importante per le prospettive future. La pasta e’ un prodotto ben voluto, tutti vogliono la pasta italiana e oggi siamo in una fase molto promettente. Avere l’appoggio delle istituzioni e siglare questo accordo ci da’ la soddisfazione di percorrere la strada giusta”.
Con il protocollo ci sara’ l’impegno per promuovere pratiche di agricoltura sostenibile, grazie al supporto di nuove tecnologie, sviluppare nuove varieta’ di grano secondo il territorio e il clima, favorire il dialogo all’interno della filiera.