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“Semina libertà”, un corso di vivaismo a firma Coldiretti per i giovani del Malaspina
di Angela Sciortino

(di Luigi Noto) “Semina libertà” è il progetto che Coldiretti Palermo ha firmato con l’Istituto Malaspina per insegnare ai giovani detenuti le tecniche del vivaismo.

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da sx: Damiano Cracolici, Valentina Dara Guccione, Michelangelo Capitano, Clara Pangaro (Coordinatore area tecnica del Malaspina)

L’accordo a supporto del progetto è stato siglato nei giorni dal direttore del carcere minorile di Palermo Michelangelo Capitano, dal presidente della Coldiretti di Palermo, Valentina Dara Guccione e sarà gestito da Damiano Cracolici, vivaista del capoluogo.

«Si tratta di un’iniziativa che mira all’inclusione dei giovani che dopo il periodo detentivo potranno cercare un lavoro mettendo a frutto le competenze specifiche acquisite», hanno commentato i firmatari.

Il corso si articola in 60 ore in cui saranno insegnate le principali tecniche colturali, le tecniche vivaistiche e del giardinaggio professionale, oltre alle conoscenze base della fisiologia vegetale.

L’inizio del corso di formazione è fissato per la seconda settimana di luglio.

Il carcere minorile di Palermo non è nuovo ad esperienze rieducative basate sull’acquisizione di competenze specifiche per affiancamento. Una per tutte è da ricordare l’esperienza di “Cotti in fragranza” il laboratorio per la preparazione di prodotti da forno che da luglio del 2016 è gestito dalla cooperativa sociale “Rigenerazioni onlus” e che è stato l’approdo finale di un progetto, promosso e sostenuto da Istituto Penale per i Minorenni di Palermo, Opera Don Calabria, Associazione Nazionale Magistrati e Fondazione San Zeno.

 

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