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Sagra della Spiga a Gangi, si rievoca l’antico culto di Demetra 
di Angela Sciortino

Gangi sagra della spiga

(di Redazione) Nel suo alternarsi di vicoli, piazzette e cortili che impreziosiscono il tessuto urbano medievale, tra evocazione di ambienti contadini, fede, tradizioni e mitologia a Gangi, in questo weekend entra nel vivo la 54 esima edizione della Sagra della Spiga.  Una kermesse promossa da Pro-Loco e Comune di Gangi, con il contributo di Bcc ed Enel Green Power. «La Sagra della Spiga nasce nel 1964 – dice il presidente della Pro Loco Marco Li Pira – e si realizza ogni anno anche grazie al lavoro di tanti volontari»

Dopo i primi assaggi di festa dei giorni scorsi (i canti e i balli tradizionali del gruppo Folk locale Engium di martedì 7 agosto, la commedia in vernacolo”A Zuccatina da Zita” curata dall’associazione filodrammatica “il Minotauro” di mercoledì 8 e le performance del gruppo “Nkantu d’Aziz” di giovedì 9), il cuore della kermesse è previsto per il fine settimana. Si inizia venerdì sera, 10 agosto, con l’esibizione dei gruppi folcloristici internazionali. Sabato (11 agosto) alle 9,30 piazzetta Bongiorno ospiterà il convegno dal titolo: “L’alimentazione nel tempo”, dalla preistoria ad oggi, nel pomeriggio, alle ore 16, escursione guidata a Monte Alburchia e alle 22, in Viale delle Rimembranze, “a manciata di novi cosi”,  degustazione di una mistura di nove legumi cotta in enormi pentoloni.

Il clou della 54esima Sagra della Spiga sarà domenica 12 agosto: alle 11 tra Piazza del Popolo e Corso Umberto si muoveranno il locale gruppo folk Engium e i carretti siciliani, mentre alle 11,30, in Viale delle Rimembranze, ci sarà  “I stravuli a vista”, esposizione degli addobbi delle “stravule” gli antichi carri, simili a slitte, trainati da buoi, simbolo della Sagra della Spiga.

«Il momento centrale, della 54esima edizione della Sagra della Spiga – spiegano il sindaco Francesco Migliazzo e l’assessore al turismo, sport e spettacolo Giuseppe Ferrarellosi terrà domenica con il corteo di Demetra, sarà un vero e proprio tripudio, una festa dove gli oltre duecento figuranti rievocheranno una  tradizione quella di una civiltà contadina e non solo a spettacolarizzare il tutto la sezione mitologica con le stravule, carri simili alle slitte trainate da vacche o buoi».

Alle ore 17,30 si muoverà il corteo, diviso in sezioni, con figuranti in abiti d’epoca a rappresentare la vita contadina e nobiliare: il “Corteo ri Ziti”, che rievoca un tipico cerimoniale adottato dalle famiglie dei promessi sposi prima delle nozze; “u Bagliu du Baruni“ con i personaggi legati alla vita e all’attività della nobiltà contadina, a chiudere il corteo, la sezione mitologica con le figure legate al culto di Demetra: Artemide, Apollo, la divinità dalle sembianze Caprine Pan e il dio del vino Dionisio e ancora le Meteres (dee madri), Persefone e sua madre Demetra (Cerere per i latini), quest’ultime maestose trovano posto sulle “stravule” antichi carri simili a delle slitte e trainate da vacche o buoi. Ad accompagnare il corteo la musica festosa del gruppo folk Engium.

Alle 22 in contrada Santa Caterina a concludere la sagra della spiga: “U pisatu” commedia in vernacolo a cura di  Cataldo Sorrentino. Prevista anche la donazione dell’opera “La benedizione di Demetra” di Grazia Pizzillo.

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