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L’oro bianco in un mare dolce: Campofelice di Roccella, la porta azzurra delle Madonie | CLICCA PER IL VIDEO

GUARDA IL VIDEO IN ALTO ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Non tutti sanno che un tempo, a Campofelice di Roccella, attorno al Castello affacciato sul mare, esisteva un borgo abitato anche da lavoratori dello zucchero. Un prodotto straordinario e molto costoso che, una volta finito, si metteva in viaggio per mete lontanissime… UN PO’ DI STORIA… Il territorio di Campofelice di Roccella ricade ai piedi del complesso roccioso delle Madonie. E’ un comune di circa settemila abitanti della provincia di Palermo, a poco più di 50 km dal capoluogo siciliano. Ogni anno, è meta di turisti affascinati dalla bellezza della sua costa, dalla sua spiaggia e dal mare cristallino che costituiscono il punto di forza del turismo locale. Ed è in questo paradiso che sorgeva il Castello di Roccella di cui oggi si conserva intatta, un’unica, splendida torre. Domenica Barbera, dell’Associazione…

Il borgo dei centenari svela i suoi segreti: viaggio a Giuliana, telaio del vivere bene | CLICCA PER IL VIDEO

ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Se esistesse un elisir di lunga vita, Giuliana, piccolo borgo dell’entroterra siciliano, lo avrebbe già scoperto. Negli anni, il borgo con meno di duemila abitanti, ha conosciuto un’alta percentuale di centenari. Per comprenderne il segreto, basta mettersi in viaggio per una vacanza diversa dal solito e, partendo da un telaio, intessere peculiarità, tradizioni e abitudini dei giulianesi. UN PO’ DI STORIA… Giuliana è un piccolo comune della città metropolitana di Palermo che, tra le sue tante bellezze annovera il Castello, Nido d’aquila, che faceva parte di una serie di fortificazioni dislocate in tutta l’isola e nell’Italia meridionale. Il territorio era già abitato nella tarda età romana imperiale infatti, a pochi chilometri ad ovest del paese, sono stati rinvenuti alcune necropoli paleocristiane. Nella età svevo-aragonese Giuliana passò al demanio regio e per giurisdizione religiosa…

Palazzo Orléans, i Giardini aperti per l’Immacolata e da giovedì c’è il presepe

Domani, in occasione della festività dell’Immacolata Concezione, i Giardini del Palazzo Orléans resteranno aperti non solo la mattina, ma anche nelle ore pomeridiane. I visitatori, dunque, potranno approfittare del giorno di festa per respirare l’atmosfera natalizia all’interno dell’eccezionale scenario naturale offerto dal Parco della presidenza della Regione Siciliana.   I circa tre ettari e mezzo dei Giardini, infatti, accolgono un inedito patrimonio naturale composto da numerose specie faunistiche e ben 350 esemplari di 70 specie animali diverse. Anche mercoledì 8 dicembre, dunque, sarà possibile ammirare i Giardini del Palazzo Orléans nei consueti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. E da giovedì 9 sarà visitabile anche il presepe allestito all’interno del Parco. © Riproduzione Riservata

Il borgo medievale da non perdere: quattro motivi per visitare Caccamo CLICCA PER IL VIDEO

ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Un castello tra i più grandi e meglio conservati di Sicilia, il pavimento di maiolica “unico esemplare dell’artigianato siciliano”, un panorama naturale che abbraccia mare e monti, senza dimenticare un’eccellenza gastronomica: la “salsiccia pasqualora”. Basterebbero solo queste ragioni per andare alla scoperta di uno dei borghi medievali più belli d’Italia: Caccamo. Tuttavia, questo piccolo gioiello a 45 Km da Palermo, riserva moltissime sorprese. UN PO’ DI STORIA… Appoggiata su uno sperone roccioso alle falde del Monte San Calogero, la città di Caccamo si trova su una collina a 521 metri sul livello del mare tra le valli dei fiumi Torto e San Leonardo. Di probabile origine cartaginese, presenta diverse testimonianze bizantine, medievali, arabo-normanne. Il castello è considerato il monumento più rappresentativo del borgo e, le prime notizie certe risalgono al 1094  quando, il Conte Ruggero…

Micro turismo, marketing e artigianato digitale: ecco il laboratorio Marineo CLICCA PER IL VIDEO

  ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Mettete insieme questi ingredienti: piacere della scoperta, ospitalità tipica di un borgo, prodotti artigianali e produzioni locali. Marineo è il luogo ideale dove sperimentare i vantaggi del micro turismo. Una tendenza contemporanea che si fonda su radici antichissime e che unisce tradizione e innovazione digitale. UN PO’ DI STORIA… Marineo si trova a circa 30 chilometri da Palermo ed è situata su un poggio sovrastato da un’imponente rupe, la Rocca (chiamata dai poeti “Dente canino della Sicilia” o “Tomba di Polifemo”). La sua storia è strettamente legata a quella della famiglia Beccadelli Bologna, al quale nel 1550 venne concessa, dietro pagamento di una forte somma, la “licentia populandi “dall’Imperatore Carlo V. A Francesco Bologna si deve la costruzione del Castello attorno al quale vennero edificate le prime abitazioni. Successivamente ai Bologna subentrò…

Stazione alpina, di guerra e di pace: le mille vite del Castellaccio di Monreale CLICCA PER IL VIDEO

GUARDA IL VIDEO IN ALTO ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Minaccioso e al tempo stesso rassicurante, il Castellaccio di Monreale è da sempre luogo di equilibrio tra contrasti. Complesso monumentale dalla storia unica e incredibile, ancora oggi continua a stupire i suoi visitatori: escursionisti, amanti della natura, turisti provenienti da ogni parte del mondo, si ritrovano faccia a faccia con i tanti volti di una fortezza ricca di opportunità. UN PO’ DI STORIA… Le notizie sull’origine del Castellaccio sono incerte. Alcuni storici ne fanno risalire la sua fondazione al re Guglielmo II, alla fine del 1100. Pare che fosse stato costruito per ospitare i monaci di Monreale in convalescenza ma, considerata la sua posizione a più di 700 metri di altitudine, è probabile che venisse utilizzato anche per altri scopi.  Infatti, il Castellaccio di Monreale o Castello…

Un po’ francese, un po’araba: Vicari, da “città dei buoi” a scrigno multiculturale | CLICCA PER IL VIDEO

  ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO Se non siete mai stati a Vicari, potreste rimanere spiazzati dal siciliano particolarissimo parlato dai suoi abitanti. A differenza di molte altre realtà qui, le molteplici dominazioni che si sono susseguite nei secoli, hanno lasciato più che delle tracce, dei veri e propri solchi. A rivelarne la presenza, il linguaggio, una chiave che sa rivelare aspetti inediti dell’identità di una comunità, anche se complessa e antica come quella vicarese. Non stupitevi quindi se molte parole che sentirete, finiranno in  -è: si tratta di un ricordo lasciato dagli angioini. E quando vi offriranno “cuddureddi, cubbaita e cudduruni” ma percepirete un suono della radice più simile a una “Q” che a una “C”, tenete a mente che anche gli arabi hanno lasciato il segno e non solo nella musica delle parole ma anche in piccoli…

Dissesto idrogeologico: Campofelice di Roccella, partono dopo 40 anni i lavori in contrada Acquacanna

A Campofelice di Roccella, nel Palermitano, una serie di movimenti franosi che si sono susseguiti negli ultimi decenni, ha reso impraticabile l’area di contrada Acquacanna adibita a parco urbano. Una situazione a dir poco paradossale se si considera la centralità e le potenzialità del versante, a nord del centro abitato. La Struttura contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore Nello Musumeci, è corsa ai ripari, pianificando e finanziando un intervento che restituirà ai residenti la piena e sicura fruibilità dei luoghi.   Bruciate anche stavolta le tappe: in un solo mese si è passati dalla pubblicazione della gara alla sua aggiudicazione. Ancora pochi giorni, quindi, e potrà finalmente aprire il cantiere. Gli Uffici diretti da Maurizio Croce hanno infatti definito tutte le procedure: a eseguire…

Un ricco prigioniero senza nome e il suo tesoretto nascosto: “cold case” a Castronovo di Sicilia CLICCA PER IL VIDEO

  ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO   GUARDA IL VIDEO IN ALTO Aveva nascosto le sue monete in una fessura all’interno della cella del Castello di Castronovo di Sicilia in cui era stato rinchiuso. Monete e posate con delle iniziali che, il misterioso e facoltoso prigioniero era riuscito a portare con sé fino alla morte. A scoprirlo, molto tempo dopo, solo una recente campagna di scavi. Chi fosse e perché si trovasse in quella cella nessuno lo sa ma, il “caso del Prigioniero di Castronovo”, potrebbe trovare una soluzione grazie a nuovi studi e ricerche, partendo da quelle iniziali e cercando altre tracce scoprendo il vasto territorio di Castronovo di Sicilia. Situato ai piedi dell’altopiano del Kassar, al confine tra la provincia di Agrigento e quella di Palermo, Castronovo di…

“Pasta all’antica” e musica nel Dna: Montelepre, lo sguardo sul golfo che non ti aspetti CLICCA PER IL VIDEO

  ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO   Numerosi artisti, anche di rilievo internazionale, sono nati e si sono formati a Montelepre che da sempre vanta una tradizione musicale antica e di prestigio. Una risorsa per questa comunità piena di talenti e bellezza a 360 gradi. Il territorio, offre infatti diversi scorci inaspettati. Un esempio? Dal punto più alto del suo castello, si può godere di un panorama mozzafiato sul Golfo di Castellammare dove gustare, perché no, la “pasta all’antica”. Montelepre è una piccola cittadina che sorge  a 343 metri sopra il livello del mare, a poca distanza da Palermo. Il nome del luogo è in qualche modo legato ai segreti che la località nasconde nelle sue cavità e ai preziosi ritrovamenti fatti nel sito archeologico. Segreti che in parte sono custoditi all’interno del Castello…

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