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In arrivo un bando del Psr per B&B, attività culturali, didattiche e di inclusione sociale
di Angela Sciortino

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(di Angela Sciortino) Presto un nuovo bando del Psr 2014-2020. Si tratta di quello dell’operazione 6.4.C “Sostegno per la creazione o sviluppo di imprese extra-agricole nei settori commercio – artigianale – turistico – servizi – innovazione tecnologica” che fa parte della Sottomisura 6.4 intitolata “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole”. La misura, quando è stato redatto il Psr, è stata pensata “per sostenere le attività rivolte al completamento di filiere locali e alla valorizzazione delle specificità culturali e enogastronomiche connesse alle produzioni agricole e alimentari di qualità, il rafforzamento dell’offerta turistica con strutture di accoglienza e servizi”.

«Con il bando del Psr di prossima pubblicazione verranno finanziati investimenti al 75% a fondo perduto in regime “de minimis” – anticipa l’assessore all’agricoltura Antonello Cracoliciper la realizzazione di B&B, punti vendita e attività per la trasformazione dei prodotti artigianali ed industriali che non sono nell’Allegato I (e quindi fuori dagli Ocm e dalle regole Ue che interessano moltissimi prodotti agricoli e agroindustriali, n.d.r)». Ma non solo. Potranno essere finanziati interventi anche per servizi commerciali, turistici e ricreativi, l’innovazione tecnologica, l’attività didattica e sociale di recupero e reinserimento dei soggetti svantaggiati. E poi spazio alla cultura, allo spettacolo e alla fruizione dei beni paesaggistici, ambientali e architettonici siti nelle aree rurali. Purchè l’azienda ricada nelle zone rurali C e D del Psr Sicilia 2014/2020 che sono quelle classificate come aree rurali intermedie e aree rurali con problemi complessivi di sviluppo.

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La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 30 milioni di euro (di cui 18,150 mila in quota Feasr) per tutto il periodo di programmazione, la pubblicazione del bando è prevista entro il mese di settembre. Non è stato anticipato se verrà messa tutta a bando o solo in parte. C’è una soglia minima: i progetti che prevedono una spesa inferiore a 30 mila euro non saranno presi in considerazione. Ma c’è anche una soglia massima: l’intervento pubblico è in regime di “de minimis” e quindi non può superare i 200 mila euro (ma ciò non toglie che il progetto può superare anche 266 mila euro). L’aiuto può essere cumulato con altri aiuti in “de minimis” purchè, nell’arco di tre anni non venga superato il massimale di 200 mila euro.

Chi potrà partecipare al bando del Psr di prossima pubblicazione? Gli imprenditori agricoli singoli o associati in micro e piccole imprese e i coadiuvanti familiari purché iscritti negli elenchi previdenziali.

Nel nuovo bando del Psr numerosi gli interventi finanziabili. Per evitare di dimenticarne qualcuno, li riportiamo in elenco. Nelle disposizioni attuative vengono indicati come oggetto di sostegno economico gli interventi:

  • di ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento di beni immobili strettamente necessari allo svolgimento esclusivo delle attività di B&B (solo in immobili di proprietà) e delle altre attività previste per le imprese extra-agricole;
  • per la realizzazione di prodotti artigianali ed industriali non compresi nell’allegato I del Trattato (di Roma) e di punti vendita;
  • per la creazione e lo sviluppo di servizi turistici, artigianali, ricreativi, commerciali e per l’integrazione sociale in genere, servizi di manutenzione ambientale e per la fruizione di aree naturali quali Natura 2000, parchi o riserve;
  • finalizzati alla creazione e allo sviluppo di attività in grado di fornire servizi importanti per le popolazioni e alle imprese, come quelli del settore dell’accoglienza;
  • nel campo dei servizi di guida ed informazione finalizzati alla fruibilità di musei e beni culturali;
  • per la fornitura di servizi di guida ed accompagnamento nella visita turistica di beni paesaggistici, riserve, parchi ed altri elementi naturali;
  • in strutture per attività di intrattenimento, divertimento e ristorazione;
  • per la fornitura di servizi di digitalizzazione e informatizzazione dedicati ai beni storici, culturali, naturali e paesaggistici;
  • per la fornitura di servizi per allestimenti di esposizioni e performances nelle arti teatrali, visive e musicali;
  • per la fornitura di servizi sociali e assistenziali come le attività di riabilitazione e integrazione sociale rivolte prevalentemente ad anziani e soggetti con disabilità, ma anche ad altri soggetti con situazione di svantaggio;
  • per la fornitura di servizi educativi per attività di aggregazione destinati a diverse fasce di età;
  • per la fornitura di servizi innovativi inerenti le attività informatiche e le tecnologie di informazione e comunicazione a supporto della popolazione e delle imprese sul territorio.
  • per la divulgazione della civiltà rurale attraverso spazi espositivi raccolte di attrezzi ed elementi testimoniali, documentazioni fotografiche, proiezione di filmati multimediali.

 

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