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I siciliani consumano pochi formaggi dell’Isola
di Angela Sciortino

Nel corso del Nebrodi Cheese Festival, è stato presentato il risultato dell’indagine universitaria “Putie:  i prodotti caseari nei punti vendita della Sicilia”.

Lo studio condotto dall’Università di Catania su 518 punti vendita (20% del totale) distribuiti in 157 comuni della Sicilia (40% del totale), ha messo in luce che i siciliani mangiano pochi formaggi prodotti nell’Isola.

I più diffusi nei punti vendita, supermercati e negozi alimentari, sono il Grana Padano Dop, il Parmigiano Reggiano Dop, la pasta filata tipo Galbanino, la Ricotta fresca di pecora siciliana. I prodotti a marchio Dop più venduti sono Grana padano, Parmigiano, Asiago, Emmental, Taleggio. Solamente al sesto posto un siciliano: il Ragusano. Il prezzo medio dei prodotti lattiero caseari venduti in Sicilia è pari a 12,88 euro circa ed ha una variabilità alta, spaziando dai 6 euro della ricotta ai 50-60 euro dei formaggi particolari. 

«L’obiettivo del progetto – ha spiegato il professore Giuseppe Licitra –  è stato quello di rilevare tutti i prodotti caseari presenti nei banconi espositivi, al fine di studiare la diversificazione dell’offerta, il posizionamento dei prodotti caseari tradizionali siciliani e migliorare le conoscenze sulle dinamiche dei prezzi al dettaglio, tra  le diverse tipologie dei punti vendita, per l’origine dei prodotti, per il trattamento del latte (crudo contro pastorizzato), per i luoghi della trasformazione casearia (aziendale contro industriale), per la tipologia di prodotto (Dop, tipici tradizionali, industriali), per il livello di stagionatura». «I risultati però sono sconfortanti  – ha continuato – con dati che riflettono alcuni dei principali problemi del settore lattiero caseario siciliano ovvero l’organizzazione dell’offerta e la distribuzione capillare».

Risultati non rassicuranti se si pensa che solo il 43% dei prodotti venduti in Sicilia ha origine in Sicilia. Il 41,53 % viene dal resto d’Italia ed il 15,13% dall’Europa. Mentre i formaggi a latte crudo sono solo il 34%, inclusi le Dop. Le 4 Dop Siciliane (Ragusano, Pecorino Siciliano, Vastedda della Valle del Belice, Piacentinu Ennese) sono poco presenti, anche se riscontrano prezzi buoni e superiori ai prezzi medi (solo il Ragusano Dop è presente in circa 100 punti vendita). Solo il 12,5 % è prodotto in aziende agricole.

Durante il convegno “I prodotti caseari tradizionali: realtà e prospettive nell’era della globalizzazione”, si è anche fatto il punto  sull’iter per  l’ottenimento del marchio Dop Provola dei Nebrodi, sulla concentrazione dell’offerta e sulla presentazione del marchio in caseina del Consorzio Provola dei Nebrodi, che accompagnerà la selezione di questo formaggio sul mercato. «Per il territorio dei Nebrodi – ha affermato il sindaco di Floresta, Sebastiano Marzioli – il riconoscimento della Dop per la equivale ad uscire dalla mediocrità».

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