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Dal guayule la gomma alternativa al caucciù. Prove di coltivazione in Sicilia
di Angela Sciortino

(di Redazione) Si terrà  mercoledì 11 ottobre alle ore 9,30 nell’aula magna G.P. Ballatore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo il primo workshop sulla produzione sperimentale in Sicilia del guayule, un arbusto appartenente alla famiglia delle Asteracee, nativo del deserto di Chihuahua (Messico) e del Sud Ovest degli Stati Uniti.

Il guayule (Parthenium argentatum) è un arbusto non destinato all’uso alimentare che cresce bene in climi aridi. Fornisce un lattice alternativo a quello ricavato dalla Hevea brasiliensis, l’albero del caucciù rispetto al quale possiede caratteristiche ipoallergeniche che lo rendono adatto soprattutto per i guanti dei chirurghi.

Il progetto di sperimentazione di questa specie mai coltivata prima in Sicilia nasce da un accordo tra Regione Sicilia, Esa e Versalis (società del gruppo Eni) siglato nel febbraio del 2016. Il progetto ha interessato non solo la coltivazione ma anche la trasformazione del guayule che può essere utilizzato oltre che per la produzione di gomma naturale anche di altri derivati di grande interesse industriale. L’Ente di Sviluppo Agricolo, in particolare presso i campi sperimentali Barcellona Pozzo di Gotto e Sparacia di Cammarata, ha reso possibile la realizzazione di tutte le fasi del progetto che sono state implementate dalla Versalis. Ai lavori parteciperanno, i docenti esperti del Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo, quelli dell’Ente Sviluppo Agricolo e rappresentanti di Versalis. Concluderà i lavori l’Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Antonello Cracolici.

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