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Campagna irrigua difficile. Colpa della siccità e dei furti ai consorzi di bonifica
di Angela Sciortino

(di Redazione) Oltre alla siccità, gli agricoltori del comprensorio di Mazara del Vallo devono contrastare un’altra iattura: i continui furti ai danni del Consorzio di bonifica di macchinari e strutture che condizionano pesantemente il sistema irriguo a Mazara e in tutta la provincia trapanese. E per questo chiedono maggiori controlli alla rete irrigua.

Maurizio Scavone Mazara del Vallo

Maurizio Scavone

A lanciare un nuovo allarme sulle difficoltà che sta incontrando questa stagione il comparto agricolo trapanese è Maurizio Scavone, delegato per l’area di Mazara del Vallo della Cia Sicilia Occidentale, dopo i raid della scorsa settimana al casello irriguo del Consorzio di bonifica Tp1 nella zona di Baglio Elefante, lungo la provinciale per Salemi. Ignoti, dopo avere distrutto le telecamere di sorveglianza, hanno portato via batterie per escavatori e quasi 500 litri di gasolio. Durante i lavori di ricognizione effettuati dal personale del consorzio, inoltre, sono stati scoperti altri furti: nella zona di contrada Sammaritana i ladri hanno portato via anche 20 idranti in ghisa ed ottone. «Si tratta di furti che – osserva Scavone – potranno fruttare ai ladri solo poche decine di euro, mentre per le imprese agricole si traducono in un danno gravissimo, perché condizionano pesantemente la distribuzione dell’acqua nelle campagne in piena campagna irrigua che già risulta penalizzata dalla ridotta disponibilità di risorse idriche». E conclude: «Oltre a una puntuale e precisa manutenzione della rete di distribuzione, gli agricoltori chiedono anche maggiori controlli per impedire nuovi furti e nuovi disagi».

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